Cos’è la S-LCA e perché è importante per una azienda? È questa la domanda che ci siamo posti e a cui cercheremo di rispondere con la prof.ssa Gabriella Arcese, docente Unicusano in management della sostenibilità e dell’innovazione.

Social Life Cycle Assessment

La S-LCA è un metodo utilizzato per valutare gli aspetti sociali e socio-ecologici dei prodotti, i loro effetti sul ciclo di vita: dall’estrazione alla lavorazione delle materie prime, dalla produzione alla distribuzione, dal riciclaggio allo smaltimento finale. Le informazioni che si ottengono dalla S-LCA possono offrire ‘spunti di riflessione’ utili per prendere decisioni future.  È importante, dunque, perché contribuisce a migliorare le performance sociali dei prodotti nelle diverse fasi del loro ‘ciclo di vita’ e ad apportare innovazioni di processo e di prodotto volte anche a conquistare nuove fette di mercato.
Secondo un’indagine Nielsen, ad esempio, Millennials e Generazione Z attuano, sempre più, scelte sostenibili e consapevoli di un consumo critico, le aziende, pertanto, punteranno ad un’immagine green del proprio brand per ottenere maggiore consenso social.

Intervista a Gabriella Arcese, docente Unicusano e co-autore delle Linee Guida S-LCA Unep

Quali sono gli impatti sociali del consumo e della produzione di un prodotto?

Quando si parla di sostenibilità e di valutazione di impatto ci troviamo di fronte ad argomenti molto complessi. Valutare gli impatti sociali di un prodotto o di un processo produttivo significa valutare le conseguenze sia sulle persone che sulle comunità e sui sistemi economici in generale di una specifica attività o azione (che può essere, ad esempio, una fase di un processo produttivo).

Come si misura la S-LCA?

Valutare gli impatti sociali utilizzando lo strumento S-LCA vuol dire misurare tutto il ciclo di vita del prodotto, tenendo conto di tutte le sue fasi (dalla culla – ossia dal reperimento di materie prime- alla tomba – ossia tenendo conto dei rifiuti che genera e di come viene gestito il cosiddetto Fine Vita). La social LCA è stata sviluppata sulle orme della LCA (Life Cycle Assessment) ambientale che si basa sugli standard internazionali ISO 14044-44 e prevede 4 fasi:
• definizione di scopi ed obiettivi dell’analisi (Goal and Scope Definition)
• analisi dell’inventario (Life Cycle Inventory, LCI)
• analisi degli impatti ambientali (Life Cycle Impact Assessment, LCIA)
• analisi di interpretazione dei risultati (Life Cycle Interpretation)

La S-LCA fornisce informazioni sugli aspetti sociali e socio-economici per il processo decisionale, nella prospettiva di migliorare la performance sociale di un’organizzazione e, in definitiva, il benessere degli stakeholder. La S-LCA offre anche un quadro di riferimento per una valutazione sistematica che combina dati quantitativi e qualitativi e si basa su una combinazione di metodi, modelli e dati.

A breve, sarà pubblicato il compendio 2021 con i risultati dei progetti pilota del S-LCA (ciclo di vita sociale). Quali risultati importanti troveremo in questo compendio?

Dopo la pubblicazione dell’aggiornamento delle Linee Guida S-LCA Unep (la prima è del 2009) pubblicate nel 2020 di cui sono co-autore, è stato pubblicato questa settimana l’aggiornamento delle Methodological Sheet che rappresenta un valido supporto per l’applicazione della linea guida e successivamente verranno pubblicati i risultati della fase di pilot che ha convolto diverse aziende internazionali che hanno applicato l’analisi e testato la linea guida. I risultati saranno preziosi per consentire alle aziende di applicare sempre di più la metodologia e di conseguenza consolidarne la validità.

La Cusano è l’unica università italiana ad essere tra i membri del comitato di direttivo del progetto. Qual è il ruolo dell’Ateneo e qual è il suo contributo come esperto?

Il progetto nasce in sede Social Alliance – organizzazione internazionale che si è sempre occupata dello sviluppo della metodologia e vede come parte attiva diversi esperti internazionali e Life Cycle Initiative -UN Environement. Quest’ultima ha finanziato l’iniziativa sia della prima linea guida sia della revisione. Io faccio parte del comitato direttivo come Unicusano. Io mi sono occupata, insieme ai project leader Prof. Marzia Traverso (RTWH Aachen University), Catherine Benoît Norris (New Heart) e Matthias Finkbeiner (TU Berlin) e agli altri autori (Sabrina Neugebauer –RTWH Aachen University, Elisabeth Ekener – KTH Royal institute of Technology, Thomas Schaubroeck – Luxembourg Institute of Science and Technology, Sara Russo Garrido – CIRAIG, Markus Berger – TU Berlin, Sonia Valdivia – World Resources Forum Association, Annekatrin Lehmann – TU Berlin), dello sviluppo di tutti gli aggiornamenti e della scrittura della linea guida e delle Methodological sheet. Inoltre, sempre questa settimana è pubblicata la traduzione in italiano curata dalla Professoressa Traverso, dalla Prof. Luigia Petti e del suo gruppo di ricerca (università di Chieti Pescara) e da me come Unicusano.