Lo sciopero generale si farà comunque il 16 dicembre nonostante la pronuncia l’Autority. Giornata caldissima quella di ieri con al centro del dibattito economico e politico la mobilitazione generale dei lavoratori proclamata da Cgil e Uil per manifestare contro la Legge di Bilancio che il Parlamento sta per approvare.
Il Garante per gli scioperi, infatti, aveva invitato “le Confederazioni sindacali” a “riformulare la proclamazione dello sciopero in conformità alla legge”. Il perché è molto semplice: ci sono troppi scioperi programmati. Nel documento firmato dal professore Prof. Giuseppe Santoro-Passarelli si parla chiaramente di mancato rispetto della “rarefazione oggettiva”. Bisogna evitare, insomma, l’addensamento degli scioperi.
Sciopero generale, non rispettata la “rarefazione oggettiva”
Dal 10 dicembre al 21 gli scioperi in programma sono decine in diversi settori. Incroceranno le braccia i lavoratori degli Istituti di Vigilanza, i giornalisti Rai, gli addetti al trasporto marittimo e molte sigle sindacali legate al trasporto pubblico locale. Uno sciopero generale, peraltro convocato per il 16 dicembre, non rispetterebbe quindi proprio quel principio di “rarefazione oggettiva”.
Poco dopo il comunicato dell’Autority, Cgil e Uil hanno confermato lo sciopero: “CGIL e UIL confermano lo sciopero generale proclamato per il 16 dicembre – si legge in una nota congiunta – Prendono atto della delibera del Garante sugli scioperi emanata in data odierna, relativa a scioperi di settore o territoriali precedentemente proclamati, e procederanno garantendo che lo sciopero del 16 sarà effettuato nel pieno rispetto delle norme che regolamentano il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali”.
Cgil e Uil escluderanno quindi dallo sciopero generale quei settori su cui c’è lo stop dell’Autority in modo tale da rispettare la regola sull’intervallo minimo che deve intercorrere tra mobilitazione diverse. Questa decisione alla fine potrebbe risultare controproducente per Cgil e Uil che rischiano una bassa partecipazione allo sciopero generale al quale non parteciperà la Cisl.
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