Nuovo stadio San Siro. É passato un anno da quando si è iniziato a parlare del nuovo stadio che nascerà nella città di Milano. Sorgerà al posto dell’imponente San Siro o lo stesso sarà rimodernato? Ancora non abbiamo una risposta esaustiva a questa domanda ma una certezza c’è. San Siro è un patrimonio da salvaguardare, non solo nell’ambito del mondo del calcio, ma anche della musica. I Più grandi del calcio e della musica hanno giocato e suonato all’interno della “scala del calcio”.
Nuovo stadio San Siro, un patrimonio da salvaguardare
La città di Milano, sta esprimendo solamente ora, con un anno di ritardo, riguardo il destino di uno degli stadi più importati e popolari del mondo. Perché San siro non è solo uno stadio, è un simbolo. Anche il famoso chitarrista di Bruce Springsteen, Little Steven ha commentato via Twitter la vicenda. “Abbiamo abbastanza grattacieli e centri commerciali nel mondo, ma c’è un solo San Siro! Dobbiamo salvare San Siro”. Questo l’appello social del chitarrista che assieme al Boss hanno suonato e riempito lo stadio milanese
Le opere letterarie su San Siro
Gianfelice Facchetti, scrittore e figlio della bandiera nerazzurra Giacinto Facchetti, un anno fa pubblicò il libro ” C’era una volta a San Siro”. Vita, calci e miracoli, edito Piemme. Un libro che a circa dodici mesi dalla sua pubblicazione risulta fresco di stampa. Intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus all’interno della trasmissione Sport Academy condotta da Ronald Giammò e Francesco Acchiardi, Gianfelice Facchetti si esprime sulla discussione circa il futuro dello stadio di San Siro.
La storia dell’impianto richiede una decisione partecipata
“In questo stadio hanno giocato i più grandi del calcio e hanno cantato i più grandi della musica. Solo per questo – prosegue – e anche per tutti quelli che da spettatori hanno vissuto delle emozioni, andrebbe affrontato il tema del suo futuro con più cura. Si può decidere qualsiasi cosa – conclude – ma ci si deve arrivare con una decisione partecipata e non per decreto, come richiede la storia dell’impianto”.
Le spiegazioni dell’amministrazione
“Prima di ricostruire da capo, un’amministrazione dovrebbe spiegare bene per filo e per segno le ragioni per cui ad esempio al Bernabeu stanno facendo una ristrutturazione e perché da noi non si può fare, e bisognerebbe spiegare poi le ragioni delle scelte che si fanno”. Così Gianfelice Facchetti in merito al destino dello stadio di San Siro. E raggiunge: “Vedere i giocatori dello Sheriff stupiti per essere lì per la prima volta è bello: questo è uno stadio che trasmette emozione e soggezione. Questo non vuol dire che l’impianto non si possa migliorare perché una necessità di interventi c’è”.