West Side Story è un manifesto di inclusione e tolleranza sin dalla sua presentazione a Broadway nel 1957 e ancor di più dopo l’adattamento cinematografico di quattro anni dopo. Il messaggio di apertura e incontro tra differenze che il musical porta con sé rimane quindi inalterato anche nel remake di Steven Spielberg, che arriverà nelle sale il prossimo 16 dicembre e, a quanto pare, non tutti sono disposti ad accettarlo.
La censura dell’Arabia Saudita e di altri paesi arabi su West Side Story
Arriva dall’Hollywood Reporter la notizia che Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrain, e Kuwait hanno bandito il film di Steven Spielberg, nonostante l’uscita fosse già stata fissata per il 9 dicembre. Sebbene i motivi di questa decisione non siano ancora ufficiali, le fonti ritengono che la causa sia un personaggio presente nel film, Anybody (Scarafaggio, nella versione italiana). Se nel film del ’61, il ruolo era interpretato da Susan Oakes, ed era riferito a una donna con comportamenti ‘mascolini’, nella versione di Spielberg esso è diventato un personaggio transgender e ad interpretarlo c’è l’attore non binario Iris Menas. Essendo l’omosessualità illegale in quei paesi, anche dei riferimenti espliciti come questo alla comunità LGBTQ+ vengono banditi in conseguenza della severissima censura presente in Arabia Saudita e Kuwait.
La risposta rivoluzionaria della Disney
L’Arabia Saudita rappresenta un mercato cinematografico molto importante per le produzioni hollywoodiane, ma chi si aspettava dalla Disney una decisione dettata da motivi economici resterà deluso.
Lo Studio ha infatti deciso di non apportare tagli a West Side Story per venire incontro alla censura dei paesi arabi e sperare, così, di scongiurare il bando del film. Si tratta di una mossa rivoluzionaria perché, in passato, la stessa Disney non se la sentì di fare lo stesso. Nel caso del film Marvel Eternals, ad esempio, si decise di rimuovere alcune scene di intimità tra uno degli eroi del film (Phastos, interpretato da Brian Tyree Henry) e suo marito, con il quale formava una coppia esplicitamente omosessuale, con un figlio, per proiettare il film negli Emirati Arabi. La stessa sorte toccò a un bacio omosessuale presente nelle battute finali di Star Wars Episodio IX – L’ascesa di Skywalker del 2019, e a una scena di Thor: Ragnarok nella quale veniva confermata la bisessualità del personaggio di Valchiria.
A quanto pare, ha ragione Steven Spielberg quando afferma che West Side Story rischia di essere più attuale oggi di quanto non lo fosse in passato. Tuttavia, la decisione presa dalla Disney conferma che qualche piccolo passo verso una società più inclusiva, giusta e, semplicemente, migliore comincia a essere fatto.
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