Stefano Bandecchi su Instagram ribatte, punto per punto, all’articolo del settimanale L’Espresso che lo chiama in causa per i finanziamenti a Forza Italia. Il giornale del Gruppo Gedi dedica al presidente delle Scienze Umane alcune righe di un servizio che tenta di far luce sui rapporti tra privati e politica. Nell’articolo, dal titolo “Chi paga la non politica”, i giornalisti Antonio Fraschilla, Vittorio Malagutti e Mauro Minafò lanciano l’allarme su come i finanziamenti da parte di soggetti privati ai partiti politici possano interferire nell’agenda politica e dettarne le regole. Si allude a un tacito “do ut des” tra chi finanzia e chi ricevere i soldi (comprese le fondazioni utilizzate, si legge, come collettori di donazioni).

L’Espresso: “L’incarico al Ministero dell’Agricoltura non esiste”

Nel capitolo dedicato a Forza Italia i giornalisti citano i finanziatori del partito di Silvio Berlusconi. Tra questi è nominato Stefano Bandecchi che ha versato 95mila euro. Del fondatore dell’Università Niccolò Cusano danno una serie di informazioni che riguardano il suo passato e i suoi incarichi che Bandecchi smentisce con un video su Instagram. L’articolo recita così: “Nell’aprile scorso, Bandecchi ha annunciato che l’amico Battistoni lo aveva nominato suo consigliere economico – industriale. Nel sito del dicastero agricolo, però, non c’è traccia di questo incarico”.

Stefano Bandecchi risponde all’Espresso: “Sì, sono il consulente economico del sottosegretario Battistoni”

“Sono a conoscenza che uno dei giornalisti abbia chiamato il Ministero dell’Agricoltura e che abbia chiesto informazioni in merito. Non ha trovato il mio nome probabilmente perché svolgo l’incarico che mi è stato affidato gratuitamente. Sono forse l’unico che non prende soldi dal popolo italiano per lavorare per il popolo italiano. Sono consigliere economico del sottosegretario Battistoni, del quale mi onoro di essere anche un grandissimo amico. Abbiamo lo stesso spirito di chi vota Forza Italia”.

Stefano Bandecchi a l’Espresso: “Svolgo l’incarico gratuitamente”

“A differenza di altre persone, non voglio soldi per la consulenza che offro al Sottosegretario. Consulenza che serve poi a tutto il Ministero dell’Agricoltura, svolgendo lavori e progetti che mi sono stati chiesti e che io ho già consegnato. Metto a disposizione  la mia esperienza ma anche quella di professori preparati che insegnano nella mia Università che vanta una struttura di ricerca di tutto rispetto. Un Ateneo tra i più importanti di questa nazione, l’Unicusano, così come la chiama l’articolo”.

Stefano Bandecchi a L’Espresso: “L’Università Niccolò Cusano non è una cosa astratta”

“L’Università Niccolò Cusano non è una cosa astratta ma è un posto in cui lavorano centinaia di persone, professori ordinari e associati. Pensate un po’, il prossimo anno arriveranno altri 50 docenti. E’ una grande Università che a livello nazionale e internazionale si fa notare. Otteniamo moltissimi finanziamenti europei perché siamo bravi e garantiamo allo Stato una consulenza nell’ambito dell’agricoltura, della pesca, gratuitamente. Fortunatamente non ho bisogno di altri soldi”.

Le altre informazioni sbagliate su Stefano Bandecchi riportate dall’Espresso

Il presidente del Cda dell’Università Niccolò Cusano Stefano Bandecchi viene così descritto nell’articolo pubblicato sull’Espresso: “Origine toscane, un passato da militante di estrema destra”. A tale affermazione Bandecchi risponde con un video sarcastico su Instagram: “Vengo definito estremista di destra ma informo che compro L’Espresso da 25 anni. Compro L’espresso da mezzo secolo e mi dicono che sono estremista di destra?! Vengo definito ‘militante di estrema destra’, in realtà, in passato sono stato un estremista di estrema sinistra. La prima volta che ho votato nella mia vita ho messo la x sul simbolo della Democrazia proletaria, o qualcosa del genere, cioè il partito più a sinistra del Partito Comunista. Poi strada facendo ho cambiato idea, sono cresciuto e ho cominciato a pensare in maniera diversa. Non sono mai stato un’estremista di destra”.

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