Torniamo un attimo indietro con la mente. Inter-Empoli, 26 maggio 2019. In un modo o nell’altro questa gara sarà decisiva per le sorti di una delle due squadre. Vita o morte. Da una parte l’Inter di Luciano Spalletti si gioca l’accesso in Champions League, dall’altra l’Empoli di Aurelio Andreazzoli vuole salvarsi. Ne uscirà una delle partite più belle degli ultimi vent’anni di Serie A. Occasioni, miracoli, pareggi, rimonte, episodi dubbi, giocate d’alta fattura. La spuntò l’Inter, l’Empoli dovette accontentarsi della serie cadetta. Ma quel che tutto noi oggi ricordiamo è il bel gioco che venne espresso dalla compagine toscana, che in campo poteva vantare Ciccio Caputo, Giovanni Di Lorenzo e Ismael Bennacer. Da lì, le cose, non sembra siano tanto cambiate.
Il gran calcio dell’Empoli di Aurelio Andreazzoli
In questo momento l’Empoli si trova a 23 punti in classifica, frutto di sette vittorie, due pareggi e sette sconfitte. Un bottino eccellente per la squadra di Andreazzoli, che arriva a tutti questi punti anche attraverso la bella mole di gioco prodotta e la capacità di crederci sempre. Nell’ultima gara, quella disputata al Castellani contro l’Udinese, si è vista tutta la tempra dei ragazzi di blu vestiti. Al vantaggio dei friulani con Gerard Deuloufeu c’è stata la replica nel secondo tempo.
Il pari l’ha realizzato Petar Stojanovic, che sta dimostrando di saper incarnare in toto gli ideali di Andreazzoli per quanto riguarda il ruolo di terzino. Il ribaltone porta la firma di Nedim Bajrami, fantasista dei toscani già apprezzato da molte rose di Serie A, ma non solo. A chiudere il tutto c’è il gol di Andrea Pinamonti, che a Empoli sta cercando riscatto per una carriera che aveva ben altre ambizioni. Questo è l’Empoli di Andreazzoli, squadra bella da vedere che – per ora – ci sta facendo divertire. C’è da vendicare una retrocessione di qualche anno fa. Forse questi ragazzi, in cuor loro, già ci stanno provando.