Omicron Europa: Paura nel Vecchio Continente, e non solo, per la nuova variante del Coronavirus. Omicron sta lentamente dilagando in tutta Europa e gli Stati si preparano così a introdurre nuove regole e restrizioni. Per ora i casi confermati sono su 17 paesi presi in analisi. Ma il lavoro del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (E.C.D.C.) non si ferma e sono infatti in laboratorio, nuovi casi sospetti del nuovo ceppo africano.

Variante Omicron in Europa, boom in Danimacra

I casi segnalati dai 17 Paesi giungono soprattutto dalla Danimarca dove il bilancio dei casi di variante Omicron del Covid è salito a 183. Lo riferiscono le autorità sanitarie locali, parlando di una diffusione “inquietante” del nuovo ceppo del virus.

A seguire ci sono il Portogallo con 34, Norvegia con 19 casi confermati, i Paesi Bassi con 18, in Francia confermati 16 casi e in Germania 15. Poi l’Austria con 11, il Belgio e l’Italia con 9 casi Omicron, mente Spagna, Svezia, Finlandia e Islanda segnano 7 casi. In Romania 2 e con un solo caso accertato e isolato, ci sono la Repubblica Ceca, l’Irlanda e la Grecia

La maggior parte dei casi sono collegati a viaggi realizzati nell’area africana. Secondo il report E.C.D.C. ci sono però paesi dell’UE/SEE (Belgio, Germania, Spagna) che hanno rilevato casi, senza un legame epidemiologico con aree in cui è documentata (o presunta) la trasmissione comunitaria della variante di Omicron. Ciò indica che la trasmissione comunitaria non rilevata potrebbe essere ancora in corso in questi centri. Ad esempio, la Finlandia ha riportato casi con anamnesi di viaggi all’interno dell’UE/SEE connessi alla Svezia e alla Danimarca.

È importante però notare come, nonostante la presenza di una nuova variante, ad oggi non sono stati segnalati decessi o situazioni mediche gravi.

Il Centro Europeo avverte: “questi dati dovrebbero essere valutati con cautela in quanto il numero di casi è troppo basso per capire se lo spettro clinico del ceppo Omicron differisce da quello delle varianti precedentemente rilevate”.

DAL SUDAFRICA

Per il direttore dell’Africa Health Research Institute (AHRI) Willem Hanekom la variante Omicron è altamente trasmissibile ma ha meno dell’1% di possibilità di reinfezione e la malattia che provoca è “più lieve”. L’esperto, intervistato oggi dalla Bbc, ha detto che l’aumento dei casi nel paese è molto più forte delle ultime tre ondate, ma “I dati che abbiamo finora suggeriscono che la variante può manifestarsi maggiormente nelle persone più giovani e soprattutto nei giovani non vaccinati”.

GRAN BRETAGNA

Sono 86 i nuovi casi confermati della variante Omicron nel Regno Unito, di cui 68 solo in Inghilterra. Il numero totale di casi sale ora a 246. Da martedì prossimo per entrare in Gran Bretagna sarà necessario un test anti Covid negativo. Al momento, i viaggiatori diretti nel Regno Unito sono tenuti ad auto isolarsi solo fino a quando non risultano negativi entro due giorni dall’arrivo nel paese. La nuova misura, introdotta alla luce della diffusione della variante Omicron del Coronavirus, vale per tutte le persone di età superiore ai 12 anni. Il governo ha annunciato inoltre che la Nigeria verrà inclusa nella lista rossa.

AUSTRIA

Grazie al lockdown, in Austria, i nuovi casi giornalieri di Covid-19 sono dimezzati. Dagli oltre 15.000 contagi nella settimana antecedente il 22 novembre, giorno dell’introduzione della misura restrittiva, i dati riferiscono ad oggi 7.304 nuovi casi. Secondo l’Agenzia per la salute e la sicurezza alimentare (Ages), l’incidenza settimanale, ovvero il numero di nuove infezioni da coronavirus negli ultimi sette giorni per 100.000 abitanti, è di 713,9. Le persone attualmente positive sono 117.049 (6.189 in meno rispetto a ieri), mentre i decessi sono per un dato totale di 12.753 dall’inizio della pandemia.

FRANCIA

La situazione in Francia è ancora incerta. Sono 48.858 i casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore con una media settimanale di 38.887 contagi. Per fermare la “curva vertiginosa” del Covid, come l’ha definita il portavoce del governo, Gabriel Attal, e poiché la “situazione è preoccupante” anche il primo ministro Jean Castex, il Paese del lumi potrebbe adottare nuove misure di contenimento. L’appuntamento è per lunedì, quando si riunirà un nuovo Consiglio di difesa e sicurezza nazionale.

SPAGNA

Al momento il governo guidato da Pedro Sanchez non ha intenzione di introdurre un “green pass” nazionale come hanno fatto l’Italia o la Francia. Al momento lo Stato per contrastare l’avanzata della nuova ondata di contagi si sta affidando alla somministrazione delle terze dosi, procedura che sta cercando di accelerare prima delle festività Natalizie. Secondo gli esperti del Ministero della Sanità spagnolo la certificazione verde, ‘semplice’ o ‘rafforzata’, in Spagna non avrebbe utilità per frenare i contagi, visto l’elevato numero di vaccinati.

PORTOGALLO

Il 1 dicembre il Portogallo ha imposto nuove restrizioni tra cui l’obbligo di mostrare un documento che attesi la negatività al Covid-19 per entrare in bar e ristoranti, per accedere ai grandi eventi e per entrare nelle case di cura. Nel settore turistico, come riporta Forbes, i viaggiatori devono essere muniti di un certificato digitale UE per soggiornare in un hotel o mangiare in un ristorante al coperto. Le mascherine restano obbligatorie negli spazi chiusi.

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