Il settore agricoltura in Africa varrà mille miliardi di dollari entro il 2030: lo hanno sottolineato esperti intervenuti alla terza giornata di Codeway, manifestazione organizzata da Fiera Roma sulla cooperazione internazionale, che riprenderà in presenza dal 18 al 20 maggio prossimi.
Agricoltura e alimentazione in Africa: l’impatto sull’intero pianeta
L’ultima giornata dell’evento, che ha registrato in tutti e tre i giorni una notevole e qualificata partecipazione, ha avuto come tema protagonista della mattina agricoltura e alimentazione in Africa. I relatori – ben rappresentativi di tutte le componenti del mondo della cooperazione, istituzionale, terzo settore e imprese – hanno sottolineato concordemente quanto lo sviluppo del settore agroalimentare africano impatti sull’intero pianeta.
Si tratta di un comparto che raggiungerà un valore commerciale di 1.000 miliardi di dollari entro il 2030: l’Africa ospita il 60% delle terre arabili incolte del mondo e la sua produttività rappresenta solo il 10% circa della produzione agricola mondiale, un potenziale fondamentale per alimentare la popolazione africana – in costante crescita – e mondiale. Orientare lo sviluppo agricolo africano affinché segua percorsi virtuosi e sostenibili, per l’ambiente e la salute, è una sfida che riguarda tutti. Come ha sottolineato il Direttore generale dell’Alliance of Bioversity International and the International Center for Tropical Agriculture Juan Lucas Restrepo, è cruciale in quest’ottica il passaggio di competenze.
Aziende agricole confiscate alla mafia per fare formazione
Va in questa direzione la proposta di Filippo Gallinella, presidente della XIII Commissione agricoltura della Camera dei deputati, di utilizzare aziende agricole confiscate alla mafia per fare formazione dei migranti e costruire progetti di cooperazione al rientro.
L’importanza della collaborazione pubblico-privato per ottenere risultati efficaci è stata ribadita dal vicedirettore centrale Africa subsahariana al ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Fabrizio Lobasso. Ne è un esempio concreto il progetto della Pmi innovativa Apio, presentato dal Ceo Alessandro Chelli, cofinanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Si tratta di un sistema, nel caso specifico applicato alla filiera produttiva di cacao e caffè, pensato per migliorare attraverso la tecnologia blockchain la Supply Chain alimentare, aumentandone equità e sostenibilità, a favore di produttori locali di materie prime e dei produttori/distributori di prodotti alimentari finiti.
Gli ospiti di Codeway Digital edition
Gli ospiti di Codeway Digital edition, infatti, oltre a partecipare ai convegni online, hanno potuto visitare gli stand virtuali degli espositori nella “exhibition area”. Tra questi, quello dedicato ai progetti di cooperazione di Croce Rossa Italiana, quello della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per la Cooperazione internazionale e quello di Unidroit, Istituto internazionale che persegue l’armonizzazione del diritto internazionale privato e sul versante africano è particolarmente impegnato su diritto fondiario e proprietà dei terreni. Di grande interesse lo stand di Regione Lazio, Camera di Commercio di Roma e Unioncamere Lazio, che ospita una selezione di aziende che sviluppano soluzioni innovative applicabili al campo della cooperazione internazionale, in particolare negli ambiti medicale e della sicurezza, ambientale, agritech e delle energie rinnovabili.