Negli ultimi giorni, come se fossimo tornati a qualche mese fa, si intravedono file negli hub vaccinali. I numeri parlano chiaro: si registra nell’ultimo periodo un boom di prime dosi di vaccino, 232mila negli ultimi sette giorni. L’entrata in vigore del super Green Pass pare stia convincendo anche gli scettici a vaccinarsi, così come l’aumento dei contagi potrebbe aver indotto la popolazione a sottoporsi al siero. Insomma, il vaccino contro il Covid sembra aver ripreso a correre. Il discorso vale anche per le terze dosi, o dosi “booster” se preferite: da lunedì viaggiano al ritmo di 350-400mila al giorno. Si tratta di un numero importante, che fa capire quanto ci sia voglia di fuoriuscire dalla pandemia attraverso i vaccini, ma secondo alcuni potrebbe non bastare.

Vaccino Covid, Locatelli: “Possibile una quarta dose”

Una quarta dose del vaccino anti-Covid è una possibilità concreta”, spiega il coordinatore del Cts, Franco Locatelli. La terza dose, infatti, potrebbe generare “una risposta di memoria” ma non si può ancora dire quanto durerà questa protezione. E’ probabile, a questo punto, che come per l’influenza si possa arrivare a un richiamo annuale del vaccino anti-Covid, per scongiurarne l’allargamento e per far adattare il virus al nostro organismo, di fatto indebolendolo. In questi giorni, inoltre, si è parlato della gestione e della messa in campo di farmaci in grado di contrastare la malattia.

Locatelli, in conclusione, ha voluto sottolineare un buon dato: La fotografia dell’oggi ci dice che la situazione dell’Italia si colloca tra le più favorevoli in Europa. E sostanzialmente, a parte la Spagna e la Svezia siamo il Paese con l’incidenza cumulativa più bassa”, ha specificato. Insomma, in linea con il quadro delineato dall’ECDC qualche giorno fa, con molte zone dell’Europa in rosso. Ciò non deve far abbassare la guardia nella gestione della lotta alla pandemia.