Medici senza frontiere spegne le candeline: da 50 anni gli operatori di Medici Senza Frontiere offrono assistenza medica e umanitaria alle popolazioni colpite dalle emergenze in tutto il mondo, oggi aggravate dalla pandemia di Covid-19.

Medici Senza Frontiere, 50 anni di attività

Ogni giorno, la principale azione di medici, infermieri, psicologi di Medici Senza Frontiere (MSF) è curare ferite, del corpo e dell’anima: “Ferite di donne che arrivano in ospedale per un parto d’emergenza in Afghanistan, di civili colpiti in Yemen da una guerra che si protrae da 7 anni, o di uomini, donne e bambini intrappolati nei campi sulle isole greche dopo anni in fuga da guerre e violenze”, spiega su Una Mela al Giorno Maurizio Debanne, responsabile della comunicazione di MSF.

“Cinquant’anni di umanità”: sono le parole che riassumono la storia di MSF che nel 2021 festeggia il cinquantesimo anno dalla nascita. E sono le stesse che muovono ogni giorno oltre 65.000 operatori umanitari MSF impegnati a portare cure mediche e aiuto incondizionato nelle emergenze di oltre 80 paesi.

“Mondo ferito”, la nuova campagna di Medici Senza Frontiere

La nuova campagna “Mondo Ferito“: “I fondi raccolti andranno a sostenere due ospedali di MSF in paesi in guerra”, continua Debanne.

L’ospedale materno-infantile di Khost in Afghanistan, dove uno staff quasi tutto al femminile fa nascere circa 1.600 bambini al mese, e il centro traumatologico di Mocha in Yemen, specializzato in interventi chirurgici d’emergenza per feriti di guerra e vittime di incidenti stradali.

Fino al 19 dicembre sarà possibile donare 2 euro con SMS da cellulare, 5 o 10 euro con chiamata da rete fissa, al numero 45522, oppure online sul sito msf.it/smssolidale.

Potete rivedere la puntata  di Una Mela al Giorno andata in onda sul 264 DTT qui: