Francesco Moriero ha sete di campo ed il suo approdo alle Maldive lo dimostra.
Francesco Moriero, ex calciatore di Inter e Roma e della Nazionale Italiana è diventato da poche settimane il commissario tecnico delle Maldive. Una scelta dettata dalla voglia dell’allenatore di continuare il suo percorso di crescita e di insegnare il suo calcio in un posto dove il calcio al massimo, è semi-professionistico. Da calciatore, Francesco Moriero grazie alla sua velocità era molto abile nel dribbiling. Ottime capacità balistiche abbinate ad un grande capacità nel gioco acrobatico con cui fece molti gol spettacolari in rovesciata. Disputò il campionato del mondo del 1998 e fu paragonato per ruolo e qualità a Bruno Conti e Franco Causio.
Le esperienze di Moriero allenatore
Francesco Moriero è un giramondo, prima della sua esperienza come commissario tecnico delle Maldive, ha allenato in Svizzera a Lugano, in Africa nell’Africa Sports ed in Albania la Dinamo Tirana. Oltre che molteplici squadre in Italia.
Intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus nel corso della trasmissione Sport Academy condotta da Ronald Giammò e Francesco Acchiardi, Francesco Moriero, attuale Commissario tecnico delle Maldive ed ex giocatore di Roma e Inter, opposte sabato sera alle ore 18 per il 16° turno di serie A, ha ricordato come “questa per me sarà una partita speciale perché sono due squadre dove ho lasciato e ricevuto tanto”.
La sua esperienza a Roma
La Roma per me è stata la prima grande squadra in cui ho giocato, il primo anno che vestivo la maglia giallorossa avevo la numero 7 e mi ricordo il giorno in cui mister Mazzone me la diede la prima volta. Mazzone non era il classico allenatore che ti fa trovare tutte le magliette appese: era lui che chiamava il giocatore per assegnargli il numero della maglia. Quando arrivava a me con la 7 mi guardava e mi diceva “Vedi un po’, ricorda chi ha indossato ‘sta maglia e poi…”, e si riferiva a Bruno Conti. Lui era un mio idolo e poi è diventato un grande amico, era inarrivabile, e per me era difficile cercare di fare almeno l’1% di quello che lui aveva fatto a Roma.
Sulla sua esperienza Maldiviana
Sul suo esordio in panchina come Commissario tecnico delle Maldive contro lo Sri-Lanka, Ndr) “Abbiamo fatto 4 gol e non so da quanto tempo non ne segnavamo così tanti. Potevamo farne di più e chiudere la partita nel 2° tempo, poi siamo crollati mentalmente, i ragazzi pensavano che la partita fosse già finita e invece abbiamo preso il quattro pari al 92° su calcio d’angolo. Io sono arrivato a due settimane dall’inizio del torneo, i ragazzi erano fermi da 2-3 mesi e abbiamo lavorato solo due settimane ma ho visto una squadra aperta mentalmente, i ragazzi mi seguono. Il calcio qui è diverso rispetto al nostro, i ragazzi sono semi professionisti, lavorano la mattina e poi si allenano o alle 6 del mattino o addirittura la sera per cui c’è da lavorare tanto, dall’aspetto tattico alla preparazione fisica”.