Censis:”Tre milioni di italiani non credono al Covid”. Sono 3 milioni gli italiani che non credono nell’esistenza del virus Sars Cov 19. Lo ha certificato il Secondo il 55esimo Rapporto Censis sulla situazione del Paese. Cresce quindi, secondo l’autorevole Istituto, l’ondata di irrazionalità nella società italiana rispetto al problema della pandemia.
Vaccino: “le persone fanno da cavie”
Il rapporto del Censis conferma una tendenza di negazione del virus sempre più crescente. Tanti italiani non credono al covid e di conseguenza al vaccino.
Basti pensare che “il 31,4% degli italiani oggi si dice convinto che il vaccino è un farmaco sperimentale e che quindi le persone che si vaccinano fanno da cavie, il 10,9% sostiene che il vaccino è inutile e inefficace, per il 5,9% (cioè circa 3 milioni di persone) il Covid-19 semplicemente non esiste.”
Censis: non credono al covid e la scienza provoca danni per il 12% degli italiani
Non solo, uno dei dati che salta più agli occhi dal mio punto di vista è questo: “in definitiva, dalle vicende del periodo emergenziale il 12,7% degli italiani trae la conclusione che la scienza provoca più danni che benefici”. Quindi esiste una parte importante della nostra comunità che di fronte alla pandemia più drammatica della storia del nostro paese, reagisce colpevolizzando la scienza.
Lo stato parallelo che guida il mondo
Impressionante è il numero dei concittadini che sposa teorie cospirazioniste “per il 67,1% degli italiani esiste uno “Stato profondo”, cioè il potere reale è concentrato, in modo non pienamente democratico, nelle mani di un gruppo ristretto di potenti, composto da politici, alti burocrati e uomini d’affari”.
Questa variante cospirazionistica, tendente alla paranoia, è ispirata alla teoria del “gran rimpiazzamento” ha contagiato il 39,9% degli italiani convinti del pericolo reale della sostituzione etnica: identità e cultura nazionali spariranno a causa dell’arrivo degli immigrati, portatori di una demografia dinamica rispetto agli italiani che non fanno più figli, e tutto ciò accade per interesse e volontà di presunte opache élite globaliste.
Paura e diffidenza verso tutti
Insomma il Censis ci mostra una società impaurita e diffidente, che mette in discussione tutto, dal Covid alla medicina, dallo stato ai poteri economici. Quello di cui avremmo bisogno è invece maggiore coesione, ma questa può darcela solo una maggiora capacità politica di interpretare i bisogni della gente comune.
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