Nove italiani su dieci non hanno ancora il Green Pass: sembra impossibile parlare ancora di paure legate ai vaccini dopo una fase di “sperimentazione” iniziale. Ormai infatti sono centinaia di migliaia le persone vaccinate in tutto il mondo e parlare quindi di vaccino sperimentale non ha alcun senso; eppure ci sono altrettante persone che si fidano poco della scienza, hanno paura a farsi iniettare anche la prima dose di vaccino anti Covid, complice anche il troppo pathos utilizzato dai vari media quando ci sono state persone che, in minoranza ovviamente, hanno avuto reazioni avverse manifestando trombosi e altri effetti collaterali. La voglia di libertà è però tanta, indi per cui molta gente cerca di trovare qualche escamotage per ricevere intanto il Green Pass che, al contrario del Super Green Pass, da diritto di accedere solo ad alcune attività limitate!
Escamotage per avere il vaccino
Questo è il caso di un uomo di Biella, probabilmente un no vax o soltanto pauroso che qualche giorno fa si è presentato all’hub vaccinale con un avambraccio in silicone, pensando di ingannare gli operatori sanitari, che però non sono caduti nel “tranello”. Il tutto per ottenere il Green pass senza il vaccino anti-Covid. L’uomo è stato prontamente denunciato e gli operatori dell’hub di Biella, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore alla sanità Luigi Icardi hanno commentato la vicenda definendola un fatto gravissimo che ovviamente va punito con le giuste misure!
Perché si ha paura del vaccino?
Secondo una ricerca di Altroconsumo, ci sono molte motivazioni secondo le quali una persona ha timore del vaccino:
- Più di uno su due non ritiene i vaccini sicuri (51%)
- Quasi quattro su dieci non li ritiene efficaci (38%). In questo caso pesa probabilmente la scarsa chiarezza sull’obiettivo del vaccino, che non è quello di non ammalarsi, ma quello di non finire in ospedale con una forma grave di Covid.
- Il 22% giustifica il proprio diniego con il fatto di non appartenere a una categoria a rischio. In questo caso sfugge il valore sociale della vaccinazione, non solo per rallentare la circolazione del virus, ma anche per prevenire il sovraccarico dei servizi sanitari pubblici.
- Il 45% non crede nella buona fede di chi lavora per approvare i vaccini e il 45% crede che ci siano degli interessi politici ed economici nascosti.
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