Italia e Spagna resistono alla zona rossa ma l’Europa preoccupa e non poco. La mappa del Centro Europeo per la Prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) mette tutti in guardia, specialmente in vista del Natale: o si cambia rotta oppure il Natale sarà tutto in rosso scuro.

Le situazioni più a rischio arrivano dall’Est Europa anche se ormai pure la Germania non fa più eccezione ed è dello stesso colore di Paesi come Polonia e Bulgaria. Non a caso la Cancelliera uscente Angela Merkel ha deciso un lockdown per i No Vax mentre ci si prepara all’obbligo vaccinale.

Europa Zona Rossa, l’Italia ancora parzialmente in giallo

L’Italia è ormai un esempio in Europa. Lo conferma anche la mappa dei contagi dell’Ecdc. In tutto il Vecchio Continente sono 8 le regioni ancora gialle e sette di queste sono italiane:  Piemonte, Toscana, Umbria, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Il resto dell’Italia è in zona rossa secondo i parametri dell’Ecdc, eccezion fatta per Friuli Venezia Giulia e la Provincia Autonoma di Bolzano che sono rosso scuro.

All’estero l’altra regione gialla è quella dell’Estremadura in Spagna, dove per evitare nuove chiusure e non fermare la ripresa, “specialmente in un settore così importante come il turismo”, il premier Pedro Sanchez punta a un’estensione del Green pass. Preoccupa invece la situazione nei Paesi Bassi, Lussemburgo, Grecia, Irlanda e Belgio.

Intanto da lunedì 6 dicembre entrerà in vigore il super Green pass in tutto il territorio nazionale e sarà valido anche in zona bianca.

Nella circolare del Ministero dell’Interno si spiega che “l’intensificazione dei servizi andrà dunque particolarmente curata nelle aree urbane con maggiore concentrazione di esercizi commerciali e in quelle caratterizzate dal fenomeno della movida. In ordine ai prevedibili incrementi di presenze che dovessero interessare particolari spazi urbani, si potrà valutare, in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, l’opportunità che venga regolamentata, eventualmente attraverso apposite ordinanze sindacali, la fruizione di tali spazi in modo da evitare gli assembramenti e agevolare i controlli”.