A Marcell Jacobs, vincitore dei 100 metri all’Olimpiade di Tokyo, il Premio Cannavò
Alla memoria dello storico direttore della Gazzetta dello Sport, appassionato e competente d’atletica come pochi. È stato consegnato a Marcell Jacobs il “Premio Atletica Candidò Cannavò”, il riconoscimento giunto alla 13esima edizione.
Ogni anno, la società guidata da Franco Angelotti sceglie di incoronare un personaggio emblematico della stagione, non soltanto per i risultati ottenuti, ma anche per carisma, per i valori espressi e per il saper essere da esempio per le nuove generazioni: in un 2021 così trionfale per l’atletica azzurra, la scelta è ricaduta sul due volte campione olimpico dei 100 metri e della 4×100, autore di una (doppia) impresa mai riuscita nella storia azzurra.
Jacobs è il settimo campione olimpico ad aggiudicarsi il premio Cannavò
Lo sprinter primatista europeo con 9.80 è stato premiato nella redazione della Gazzetta dello Sport, a Milano, dalla signora Franca Cannavò, dal figlio Alessandro, dal direttore della Gazzetta Stefano Barigelli e da Angelotti e Davide Sedini per Bracco. Jacobs è il settimo campione olimpico ad aggiudicarsi il premio.
L’edizione dello scorso anno è stata invece vinta da Annalisa Malara e Matteo Villani, due ex atleti e medici in prima linea nella lotta al Covid. Nel corso della visita alla Gazzetta, la prima volta da oro olimpico, Marcell Jacobs ha anche ricevuto dal direttore Barigelli le riproduzioni delle splendide prime pagine con cui la Rosea ha celebrato i suoi trionfi ai Giochi Olimpici di Tokyo.
Le sue parole: “Se il 2021 è stato da incorniciare, il 2022 sarà ancora migliore. Avrei voluto gareggiare, se non l’ho fatto c’era un motivo. Ero in pista da febbraio, una stagione lunghissima con un infortunio di mezzo, a Tokyo non ero al 100%, avevo un piccolo fastidio. Tornato in Italia ho avuto un calo di energie improvviso. Ho provato ad andare in pista ma ero vuoto mentalmente. Se a Tokyo fossi arrivato secondo, dopo avrei fatto tutte le gare del mondo”.
Il lato positivo? “Mentre gli altri finivano la stagione, io stavo già preparando quella nuova. E quando ho ricominciato era come se avessi appena finito: avevo mantenuto la forma”.