Nel rapporto Istat relativo ad ottobre 2021 sulla situazione occupati e disoccupati l’istituto ha rilevato che sono stati principalmente gli uomini a trovare nuove occupazioni. Nel mese di ottobre 2021, rispetto al mese precedente, crescono sia gli occupati sia i disoccupati mentre diminuiscono gli inattivi.

Occupati e disoccupati, i miglioramenti sono minimi

Come detto è aumentata l’occupazione dello 0,2% ma riguarda solamente gli uomini. Cresce anche il numero di persone in cerca di lavoro (+2,2%, pari a +51mila unità rispetto a settembre), osservata sia per gli uomini sia per le donne, coinvolge chi ha più di 24 anni. Il tasso di disoccupazione sale al 9,4% (+0,2 punti), nonostante tra i giovani scenda al 28,2% (-1,4 punti).

Dati che sembrano smentire le previsioni in merito al Pil dell’Italia, stimato al +6,3%. Un dato che farebbe pensare ad una crisi economica ormai alle spalle ma che invece è ancora ben presente e radicata in Italia. Infatti anche i dati positivi che riguardano l’occupazione vedono incrementi di ben poco conto.

Confrontando il trimestre agosto-ottobre 2021 infatti con quello precedente (maggio-luglio), si osserva un livello di occupazione più elevato dello 0,2%, con un aumento di 42mila unità.

Nel rapporto dell’ISTAT si osserva che tra febbraio e giugno e a partire da settembre 2021, il numero di occupati è superiore a quello di ottobre 2020 dell’1,7% (+390mila unità); variazioni ancora negative si registrano per gli indipendenti e per i lavoratori tra i 35 e i 49 anni, ma in quest’ultimo caso solo per effetto della componente demografica. Infatti, il tasso di occupazione – in aumento di 1,2 punti percentuali – sale per tutte le classi di età.

Si ricorda che in virtù del nuovo Regolamento Europeo, i lavoratori in Cassa integrazione guadagni (Cig) non sono più considerati occupati se l’assenza supera i 3 mesi;  i lavoratori in congedo parentale sono classificati come occupati anche se l’assenza supera i 3 mesi e la retribuzione è inferiore al 50%; i lavoratori autonomi non sono considerati occupati se l’assenza supera i 3 mesi, anche se l’attività è solo momentaneamente sospesa.