Nuove regole quarantena scuola: dopo il dietrofront dei giorni scorsi, il governo ha preso la decisione definitiva. La quarantena, e quindi la didattica a distanza, scatteranno con un solo positivo in classe per i bambini fino a sei anni e con due positivi per gli alunni da 6 a 12 anni. Mentre dai 12 in poi si andrà in Dad se i casi positivi sono almeno tre. Per i ragazzi che possono vaccinarsi, spiegano fonti dell’esecutivo, le regole restano dunque quelle attuali.

Nuove regole quarantena scuola, presidi perplessi

“Siamo sepolti da un mare di dubbi, anche perché le notizie le veniamo a sapere dalla tv e dai social, non dalle istituzioni preposte”. Lo ha detto Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Roma e del Lazio, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. “L’altro ieri -ha aggiunto Rusconi- è stata messa in moto la marcia dei sabini: tre passi avanti e tre passi indietro, oppure il gioco dell’oca visto che siamo sotto Natale. Evidentemente non funzionano i telefoni tra il Ministero della Salute e Palazzo Chigi, oppure le mail non hanno funzionato.

In campo l’esercito per lo screening

Il commissario all’emergenza Figliuolo ha elaborato un piano per incrementare i test ed evitare che scatti la dad per gli studenti. Saranno a disposizione 11 laboratori di biologia molecolare della Difesa in 8 regioni, in grado di processare i tamponi molecolari effettuati a domicilio da team mobili militari. “Le Asl non sono in grado di gestire la situazione a causa della mancanza di personale -ha affermato Rusconi-. Per questo motivo è stata “militarizzata” la sanità, Figliuolo ha avuto l’incarico di prendere in mano la situazione e speriamo si possano risolvere alcuni problemi”.