Accadde oggi, 6 dicembre 1994: Antonio Di Pietro si dimette da magistrato. Il giudice simbolo di “Mani Pulite”, abbandonò la toga alla Procura di Milano prima dell’interrogatorio, previsto per il 26 dicembre, dell’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, indagato per corruzione.
Accadde oggi, 6 dicembre 1994: Antonio Di Pietro si dimette da magistrato
Antonio Di Pietro motivò la clamorosa scelta dicendo: “Voglio evitare di essere tirato per la giacca”. Ma su questo punto nel tempo, lo stesso Di Pietro rilasciò varie versioni. Prima addusse l’esigenza che i veleni sul suo conto (dal “poker d’assi” di Rino Formica al dossier del settimanale “Il Sabato”, dall’inchiesta del GICO sull’autosalone di via Salomone alle indagini bresciane attivate dalle denunce degli inquisiti) non danneggiassero l’immagine della Procura di Milano. In seguito lamentò come ragione scatenante la fuga di notizie sull’avviso di garanzia a Berlusconi, reso noto durante la conferenza di Napoli sul crimine transnazionale mentre Di Pietro si trovava a Parigi per rogatorie internazionali.
Gli sviluppi successivi
Una sentenza assolutoria nei confronti di diversi imputati, tra cui Paolo Berlusconi e Cesare Previti, accusati di aver fatto indebite pressioni affinché Di Pietro abbandonasse la magistratura, ha sostenuto che Di Pietro si fosse già deciso a lasciare la toga quando venne avanzata la richiesta di interrogare l’allora premier Silvio Berlusconi. La sentenza afferma anche che alcuni fatti ascrivibili al magistrato potevano presentare rilevanza disciplinare. Nel 2020 Di Pietro ha rilasciato un’intervista in cui contesta questa versione, dà la sua spiegazione e annuncia di aver intenzione di fornire maggior precisazioni in futuro.
La storia su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV a cura di Fabio Camillacci. “La Storia Oscura”, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 16 alle 17.30. “A Spasso nel Tempo”, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 20.30 del venerdi.