Obbligo vaccinale covid, ora l’Europa ci pensa davvero. La presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, rompe il tabù e dichiara: “Fino a due o tre anni fa non lo avrei mai pensato, ma adesso è tempo di discutere sull’obbligo vaccinale”.

Obbligo vaccinale covid, l’UE ne discuterà

Nella conferenza stampa sull’emergenza covid, Von der Leyen ha spiegato che “la competenza sull’obbligo vaccinale è degli Stati membri, lo rispettiamo e non daremo raccomandazioni. Ma in passato non avrei mai pensato di vedere quello che vediamo oggi, questa pandemia orribile, vaccini che salvano la vita che non sono usati adeguatamente ovunque, un terzo dei cittadini Ue non vaccinati. E’ troppo. Ed è comprensibile parlare dell’obbligo. Bisogna aprire un dibattito su un approccio comune di cui l’Ue ha bisogno”.

I Paesi favorevoli all’obbligo

Dopo l’Austria, altri Paesi dell’Ue si muovono verso l’obbligo vaccinale contro il Covid. In Germania il cancelliere in pectore Olaf Scholz si è espresso a favore di un obbligo “generalizzato” dell’immunizzazione. Il Parlamento, ha assicurato Scholz, deciderà entro fine anno, e in caso di via libera la stretta entrerebbe in vigore a “inizio febbraio o inizio marzo”. La Grecia invece ha annunciato l’introduzione di sanzioni per gli over 60 non vaccinati: 100 euro al mese per chi non si adeguerà all’obbligo entro il 16 gennaio. In Francia l’obbligo vaccinale è previsto solo per determinate categorie, tra queste personale sanitario, vigili del fuoco ed esercito. Il Belgio invece sta valutando l’obbligo vaccinale per i sanitari dal 1° gennaio 2022.