C’era chi, come Michael Jordan, parlava di “The Last Dance”. C’è chi, in una piscina, parla dei “Last Free 200”. Così Federica Pellegrini, qualche istante prima del suo ritiro, aveva annunciato quella che sarebbe stata la sua ultima gara. Ultimo teatro, i 200 metri di Riccione, gara valida per i campionati italiani.

Non poteva esserci miglior chiusura di questa, visto che la Divina (il soprannome che l’ha accompagnata nella sua carriera) si è classificata al primo posto nei campionati italiani in vasca corta. Ma il momento più bello non resta nella vittoria in sé, quanto in quello che succede dopo. Tutto il pubblico si alza in piedi per tributare alla leggenda del nuoto un lungo applauso. Neanche spellarsi le mani avrebbe compensato al grandezza che ha regalato questo monumento dello sport nostrano.

Il ritiro di Federica Pellegrini tra applausi e lacrime

La campionessa italiana, dopo aver sentito questo lungo applauso, si è poggiata lungo la corsia. Si siede, guarda il pubblico e saluta il suo amato sport con un inchino. Dopodiché, il gesto del cuore con le mani. Dietro le sue parole al termine della carriera c’è il senso del perché gli esseri umani si lancino in queste imprese:

“Sono arrivata al limite, ero sull’orlo di una crisi di nervi. Infatti ho dovuto far rientrare le lacrime durante la presentazione. E’ stato bello”. Così Federica Pellegrini ai microfoni della Rai. “Per me era importantissimo – prosegue – finire qua così, avere la possibilità di avere la mia famiglia vicino”, ha aggiunto la Divina.

Spendere tante parole in questi casi non serve, se non tanta gratitudine verso chi, con la sua classe, ha portato l’Italia nell’empireo dello sport globale. Tanti ringraziamenti, molta partecipazione e la vicinanza davanti a chi, probabilmente, da domani non sarà più la stessa. Cambia la quotidianità ma resta la leggenda. Spalle larghe Federica, da oggi è un’altra vita.