Variante Omicron Italia in allarme. I Paesi corrono ai ripari, ma dal Sud Africa arrivano notizie rassicuranti. “La nuova mutazione del coronavirus provoca una malattia leggera senza sintomi importanti”. Così Angelique Coetzee, presidente della Associazione dei medici del Sudafrica, Paese da cui proviene la variante e il primo ad averla isolata. Coetzee ha però precisato che le persone anziane e affette da altre patologie sono comunque a rischio. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, è intervenuto sul tema ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Variante Omicron Italia

“La gestione della pandemia continua a guardare solo i confini nazionali –ha affermato Cartabellotta-. L’approccio globale siamo molto lontani dal poterlo mettere in atto. Certo è che le varianti di preoccupazione finiscono sempre per emergere in Paesi che hanno basse coperture vaccinali. Non bisogna fare terrorismo, ho trovato eccessiva nei toni la comunicazione fatta dai media su questa variante. Oggi non abbiamo le informazioni per poter annunciare una catastrofe, bisogna prendere tempo sapendo che ci vorranno almeno 2 settimane per capire se gli effetti delle mutazioni saranno reali. Gli scienziati non sono particolarmente preoccupati”.

Nuovi vaccinati

“Nella settimana 22-28 novembre, rispetto alla precedente, c’è stato un bell’aumento quasi del 31% di nuovi vaccinati -ha spiegato Cartabellotta-. La quota di persone indecise che poi si convincono con varie modalità non ci ha ancora fatti arrivare allo zoccolo duro di chi si pone per motivi ideologici. C’è ancora spazio per convincere altre persone. I colloqui personalizzati con i medici sono quelli secondo me più efficaci in questo senso”.

Dosi booster

“Abbiamo accelerato, siamo attestati ad una media mobile di 250mila persone. L’aereo sta decollando, ma è ancora in fase di decollo” ha affermato Cartabellotta.

Situazione covid in Italia

“Stiamo vedendo una crescita dei nuovi casi giornalieri lineare, non esponenziale -ha dichiarato Cartabellotta-. In poco più di 5 settimane i casi sono quintuplicati, ma se guardiamo i pazienti ospedalizzati sono poco più che raddoppiati e le terapie intensive non sono neppure raddoppiate. L’impatto a livello ospedaliero viene ammortizzato dalla copertura vaccinale. Sappiamo ovviamente che il vaccino non è perfetto, che bisogna fare la terza dose, ma finora è quello che ci sta permettendo di tenere tutto aperto. Non si vedono all’orizzonte altre Regioni che possano andare in tempi brevi in zona gialla”.