Rossi il Signor Rossi ancora sa andare in gol E la Spal sorride e ne trae beneficio
L’ex viola ha segnato il gol decisivo al San Vito di Cosenza per 3 punti d’oro per la formazione biancoazzurra estense
1301 giorni dopo aver segnato l’ultimo gol in Italia. Nulla di strano. Non fosse che porta il cognome più popolare, nelle strutture anagrafiche. Rossi. Di nome Giuseppe. O semplicemente Pepito. Uno che si è fatto benvolere dappertutto. Dalle lande fiorentine a quelle iberiche. Passando per i tanti guai patiti, fisicamente.
Un suo gol, venerdì sera, ha consegnato tre punti d’oro alla Spal. Non a una realtà qualsiasi. Perché la formazione estense ha militato negli Anni ’60 in Serie A. Con gente che ha costruito belle storie, nel Calcio. Per informazioni citofonare Fabio Capello. Se preferite Edy Reja. O più di recente Massimiliano Allegri. Anche se di questi tempi eviteremmo, volentieri, di disturbarne i pensieri.
E Giuseppe Rossi in arte Pepito, di pazienza, di coraggio, sano coraggio, ne ha dimostrati. Ben oltre la malasorte che se l’è presa sulle sue ginocchia, sui suoi legamenti. Come in parte è successo pure a Roberto Baggio.
Quando giochi a certi livelli, lo sai, che puoi avere delle cartilagini e dei legamenti apparentemente di cristallo. Ma l’anima, quella no. E’ da eterno ragazzino. Rossi è tornato, e questa è una gran bella notizia. Rossi ha segnato dopo averci provato. E ci è riuscito. Ed è stato bello.
Quello che ha esultato, quasi piangendo, al cospetto delle esigenze da bassa classifica dalla quale vuole portarsi via, la Spal. Mai un club qualsiasi. Come lui. Rossi. Il Signor, Rossi. Ancora in gol. Come per magia. Ma con enorme, incalcolabile volontà.
Lui è…Rossi, il Signor Rossi, che sa andare ancora in gol. Direbbe l’ottimo Bruno Pizzul: “E’ tuttoooooo molto belloooooo”.