Sarah Ferguson in questo 2021 ha festeggiato con orgoglio i suoi 62 anni e lo fa da madre, nonna (di ben due nipoti arrivati a poca distanza l’uno dall’altro) e scrittrice felice. Ha infatti pubblicato da poco il suo primo romanzo storico, ma soprattutto pare che sia pronta a sposare di nuovo il suo principe, Andrea di York, da cui ha divorziato 25 anni fa.
La storia di Sara
Irrequieta, fuori dalle righe, libera. Sarah Ferguson, duchessa di York, lo è sempre stata, e oggi lo è ancora di più. Sessantadue anni compiuti da poco, nonna, metà della coppia di divorziati più felice al mondo, filantropa e scrittrice, Fergie la Rossa, non ha rimpianti. Ha sempre vissuto alle sue condizioni, e non è poco. Passati gli anni più turbolenti, quelli degli scandali, e del divorzio dal principe Andrea, la duchessa oggi si concentra sulle sue ragazze (Beatrice ed Eugenie di York) e sulla scrittura. Dopo diversi libri di fiabe, ha pubblicato il suo primo romanzo (storico) per adulti: La bussola del cuore, appena uscito in Italia, in edicola e versione e-book. Ambientato nella Londra di metà diciannovesimo secolo, racconta le vicende di Lady Margaret Montagu Douglas Scott, una ragazza in età da marito che si ribella allo status quo e parte alla ricerca di se stessa e della propria libertà. «L’idea per il libro», rivela la duchessa, «mi è venuta dopo aver studiato la storia dei miei antenati per un puntata del programma della BBC. Nel mio passato così ho trovato la prozia Lady Margaret e ne sono rimasta affascinata. Il messaggio principale che vorrei passasse è che non importa se commetti qualche errore o se sbagli del tutto. Vai avanti e combatti per ciò che credi sia la tua verità. Devi lasciarti guidare dal cuore». Sarah Ferguson oggi ammette di sentirsi più autentica e forte: «Ho fiducia in me stessa, so chi sono e dove sto andando».
L’equilibrio che ha trovato con i suoi 62 anni
«Come tutti, ho diversi ruoli nella mia vita. E fino a un certo punto, ero convinta che in ogni ruolo dovessi piacere a tutti. Mi sono sentita più felice quando ho finalmente accettato il fatto che quando entri in una stanza, al 50 per cento dei presenti potresti piacere e al restante 50 no. Non puoi accontentare tutti sempre. A 62 anni, qualunque sia il cappello che indosso, ho capito che va bene. Sono una donna forte che è diventata una scrittrice esordiente a 62 anni. Ho appena iniziato nella vita.
L’importante nella vita
I suoi insegnamenti? «Credo che la cosa più importante nella vita sia la gentilezza, e spero che le mie ragazze lo ricordino sempre, e mantengano esattamente la stessa umiltà e lo stesso amore per la vita che manifestano adesso», continua, prima di passare alle domande del nostro questionario «proustiano».