Pallacanestro per le lotte civili a tutela delle donne
Il convegno a Napoli in favore dell’universo femminile con i Campioni della Pallacanestro e del Canottaggio
La LIBA Italia, associazione di leggende nazionale ed europee della Pallacanestro, ha organizzato il convegno “Time out contro la violenza di genere”. Il tutto è avvenuta nella splendida cornice del Circolo Canottieri Napoli.
Pallacanestro e Canottaggio di fronte a un nobile e dovuto moto di etica e dignità in favore delle donne.
Il “Benvenuto ai presenti!” è stato dato dal Consigliere del Circolo Canottieri Napoli Daniele Veneruso. Che ha riportato il saluto del Presidente Achille Ventura.
Moderatrice dell’evento l’ex Senatrice della Repubblica Annamaria Carlone, già membro della commissione interna al Consiglio d’Europa che portò alla formulazione della Convezione di Istanbul. Della quale quest’anno ricorre il decimo anniversario.
Carlone ha detto: “Quest’anno abbiamo un bilancio sospeso, perché abbiamo avuto tante leggi nuove. Da ultimo il Codice Rosso e le leggi sul Revenge Porn. Ma aumentano i femminicidi e le denunce. Il problema ci interessa tutti quanti”.
Ad aprire il convegno l’intervento del Direttore Generale della LIBA Italia, Pierluigi Marzorati, e quello della socia LIBA Annamaria Meterangelis. “Pierlo” è una autentica leggenda della Pallacanestro, stimato in tutta Europa e ben noto in tutto il mondo. Oltre a ricordare ai presenti la mission e lo spirito con cui è nata la LIBA, Marzorati ha tenuto a ribadire come…“Questo evento non sarà isolato. Verrà ripetuto ogni anno, a fronte anche dei progetti che si attueranno con il supporto di enti e ministeri”.
La Dottoressa Metangelis ha parlato delle iniziative collaterali a questo convegno.
A una grande giornata di lotta per la tutela delle donne hanno preso parte vari istituti scolastici della città: il Viviani, il Galilei, il Bernini-De Santis, il Vittorio Veneto. Bello il coinvolgimento attivo di docenti e ragazzi attraverso dibattiti e discussioni su tematiche quali Revenge Porn, stalking, cat calling.
Metangelis ha dichiarato: “Rispetto è stata la parola più usata in questi giorni. Credo molto nel binomio Scuola-Sport perché lo sport è da sempre un salvagente, che ci consente di educare i ragazzi. Valori come rispetto, educazione, parità, sono universali. E non conosctro la violenza di genere è un impegno di tutto il paese. Non dobbiamo soffermarci solo su strumenti e garanzie per le donne, ma è fondamentale prevenire. Dobbiamo educare al rispetto per le donne, partendo anche dall’educazione che può essere data dallo sport, in cui si trovano elementi di prospettiva per la parità”.
Il Capo Dipartimento del Ministro per le Politiche Giovanili Marco De Giorgi ha illustrato i progetti allo studio per il prossimo futuro: “Il 2022 sarà l’anno europeo dei giovani. Dobbiamo entrare in empatia, usare il loro linguaggio, confrontarci con loro. Lo sport è uno strumento con funzione sociale e dobbiamo capire che i giovani supportano ciò che contribuiscono a creare. In collaborazione con Sport e Salute, nasceranno cento spazi civici di comunità per avvicinarli al mondo dello sport, che può fungere da strumento per favorire la comprensione dell’importanza della parità di genere. La pandemia ha influito e dobbiamo avvicinarli alle sfide del futuro. Si tratterà di centri di aggregazione per aiutare a riprendere la socialità e rispondere a diverse esigenze”.
Vito Cozzoli, Presidente di Sport e Salute, ha parlato con estrema franchezza: “Questa situazione è inaccettabile. Al giorno d’oggi non dovrebbe essere un tema da affrontare. Facciamo bene ad essere qui perché condividere è un dovere”. Troppi episodi sono nascosti, dobbiamo muoverci attraverso educazione, prevenzione”.
Dal Foro Italico il dirigente dell’istituzione sportiva ha proseguito in questo modo: “Come persone dobbiamo fare di più. Lo sport deve fungere da specchio della realtà, da lente d’ingrandimento per cogliere ciò che non si vede. Lo sport ha un ruolo aggregativo, formativo, educativo, di vigilanza”.
Cozzoli ha concluso: “Come Sport e Salute abbiamo scelto di partire dalle famiglie: dalla quotidianità per promuovere un percorso formativo e una dimensione sociale dello sport. Scenderemo in campo con un investimento di 17 milioni di euro, un milione e mezzo di bambini coinvolti, 76000 classi, il 60% della popolazione. Lo faremo coi Tutor di Sport e Salute, a Napoli saranno 441 in 387 scuole”.
Il Presidente del CONI Campania Sergio Roncelli ha trattato il tema della Carta Europea dei Diritti delle Donne nello sport. Questo il taglio storico del suo intervento: “Il ruolo importante della donna nello sport esiste fin dall’antichità. Fu una maratoneta greca, a protestare per non aver potuto partecipare alle Olimpiadi nel 1896. Nel 1922-1926 i Giochi Mondiali Femminili oscurarono le Olimpiadi. Da quelle successive furono ammesse le donne”.
Nel 1985 nacque la Carta Europea dei Diritti delle Donne nello Sport, due anni dopo riconosciuta dalla Comunità Europea. Fu il primo documento ufficiale che riconobbe la rivendicazione dei pari diritti per le donne nello Sport. Purtroppo la Carta vale solo a livello europeo.
A suggello della manifestazione il racconto di due bellissime iniziative. Il progetto Vi.Da.C.S. illustrato dalla psicologa e ricercatrice dell’Università Federico II Imma Di Napoli. Il progetto è nato nel 2018. Tratta il tema della violenza domestica e mira a spostare l’attenzione sugli autori della violenza, per capire come poterla prevenire in modo efficace. Utilizzando anche le nuove tecnologie per sensibilizzare le persone su questo tema.
Maddalena Marciano, docente all’Accademia Belle Arti Napoli, ha parlato dell’iniziativa, nata dalla collaborazione del laboratorio Evalab. Sete e Moda con la Cooperativa EVA, legata al reinserimento delle donne che hanno subìto violenza nel mondo lavorativo. Perché non si sentano sole e possano mirare ad avere una loro autonomia.
A ringraziamento per la partecipazione, La LIBA Italia ha omaggiato i relatori, i dirigenti scolastici e il Circolo Canottieri Napoli con una targa recante la dicitura: “Grazie per il time out contro la violenza di genere”.
Pallacanestro e Canottaggio hanno tracciato la strada. Adesso aspettiamo altre discipline. Di rinforzo, alleanza, ideali.