Selvaggia Lucarelli, giornalista per radio, quotidiani e tv, è in libreria con Crepacuore: storia di una dipendenza affettiva. Le relazioni tossiche, come la droga, il cibo, allontanano dai rapporti autentici, che fanno bene. La Lucarelli descrive così un amore-non amore, una relazione tra due persone ferite, dove l’ossessione sostituisce il desiderio. “Quando non eravamo insieme sentivo uno strano disordine emotivo, una specie di febbre, di sete che dovevo placare. Vivevo le mie giornate senza di lui come un intervallo, una pausa dell’esistenza. Mi spegnevo, in attesa di riaccendermi quando lo avrei rivisto. Ero appena diventata una giovane tossica, convinta, al contrario, di aver colmato quella zona irrimediabilmente cava della mia esistenza.”

Selvaggia Lucarelli col libro sulla love addiction aiuta i lettori a riconoscere il vero amore

Selvaggia Lucarelli racconta così gli esordi del rapporto, una storia dove niente ha avuto scampo: dal lavoro agli amici, il rapporto ha intaccato tutto quello che la circondava. Il libro è una luce accesa sulla più pericolosa delle dinamiche affettive, la love addiction e di pericoloso c’è che può essere confusa con l’amore. L’inadeguatezza dei due soggetti è il filo rosso che lega i protagonisti e li trascina avanti nel tempo, addirittura per quattro anni. Leggere Crepacuore (Rizzoli Libri) è un buon modo per tenere lontani i rapporti disfunzionali, e avvicinarsi al vero amore.

La dipendenza affettiva

Fa parte delle nuove dipendenze, figlia della solitudine diffusa, è la necessità di colmare un vuoto, la speranza distruttiva che una persona può curare una ferita provocata da un’altra, la dipendenza affettiva è una patologia relazionale che accentua un problema esistente anziché risolverlo. Le ferite emotive si curano in autonomia, non attraverso gli altri. Sul tema, il podcast Proprio a me per Choramedia è stato scaricato da un milione di persone. Con l’auspicio che altrettante se ne possano interessare.