Penultima giornata di Champions League per le squadre italiane. Arrivano i primi verdetti a due settimane dal sorteggio tra i migliori 16 club a livello europeo.
La Juventus con già la qualificazione in tasca, esce con le ossa rotte da Stamford Bridge. I bianconeri scendono così al secondo posto nel girone, complicando il sorteggio. Da 21 anni la vecchia signora non perdeva con un passivo di quattro goal in Europa. La mentalità espressa dalla Juventus in campo è stata quella da bottino già raggiunto, ma si è vista anche una incapacità di capire il valore di certe serate, su certi palcoscenici e della loro incidenza sulla stagione, vista la batosta dal punto di vista psicologico. La brutta prestazione dei bianconeri si evince, infatti, da migliore in campo, ovvero il portiere e una responsabilità che rimane nei piedi dei giocatori ma anche nelle mosse del loro condottiero, ovvero Massimiliano Allegri. La Juventus ora dovrà cancellare questa brutta figura e giocarsi la vetta della classifica nella partita contro il Malmoe di mercoledì 8 dicembre.
Per l’Atalanta la notte è stata decisamente meno amara anche se con qualche rimpianto. Gli uomini di Gasperini, strappano un punto importante nella sfida di Berna contro lo Young Boys. Il rimpianto di serata arriva dall’andare in vantaggio per ben due volte. Gli svizzeri però non mollano, trovano il pareggio e si portano in vantaggio. A cancellare una delusione che poteva diventare totale è stato Muriel che ha rimeso le cose a posto su punizione e al suo primo pallone giocato. Il finale è tutto da brividi, la squadra di Gasperini vede il suo portiere Musso compiere ben due miracoli e salvare un pareggio comunque utile per la classifica del girone F. Crocevia della stagione come per la Juventus, l’ultima partita contro il Villareal.
La Champions League delle milanesi
L’Inter, dopo i tre pareggi per 0-0 contro lo Shakhtar nell’ultimo anno, vince e convince per 2-0 anche grazie ad un’ottima prestazione del suo attaccante protagonista Edin Dzeko, autore di una doppietta. La vittoria degli uomini di Simone Inzaghi arriva per un lavoro di squadra costringendo lo Shakhtar a palleggiare per lo più davanti al proprio portiere. La prossima fermata, l’ultima del girone, sarà in casa del Real Madrid, dove l’Inter da qualificata proverà a giocarsi il primo posto. Più che un match fondamentale per il cammino dei nerazzurri il match del Santiago Bernabeu rappresenta un test in vista degli ottavi.
In ultimo il Milan di Stefano Pioli, conquista una vittoria che sa più di rivincita per la sconfitta maturata in campionato contro la Fiorentina. Il risultato finale di 1-0 contro l’Atletico Madrid è arrivato anche grazie al gioco espresso nel secondo tempo e ai quattro cambi effettuati da Stefani Pioli. Un Milan che oltre la presenza fondamentale di Messias ha dominato a lungo limitando l’avversario a non tirare quasi mai in porta. Un match che evidenzia al fischio finale una costruzione studiata a lungo per il Milan e una confusione espressa in campo dagli uomini del Cholo Simeone. Manca una sola giornata al verdetto per gli ottavi di finale, il Milan arriverà a pari punti con gli spagnoli e ad un solo punto dal secondo posto del suo girone di Champions League.