Mondiali di pugilato: dopo 8 anni l’Italia torna sul podio con Mouhiidine e Cavallaro

L’Italia è tornata tra i grandi del pugilato mondiale grazie all’argento vinto da Abbes Mouhiidine nei 92 chili e al bronzo di Salvatore Cavallaro nei 75, i due azzurri delle Fiamme oro che, dopo otto anni, hanno riportato il tricolore sul podio iridato.

Era infatti il 2013 quando gli ultimi 3 pugili italiani vinsero una medaglia ai mondiali, e anche all’epoca, due di loro vestivano i colori della Polizia di Stato: Roberto Cammarelle e Domenico Valentino che tornarono a casa con il bronzo al collo.

In finale l’azzurro si è trovato di fronte uno dei pugili più forti ed esperti della categoria, il cubano La Cruz Peraza, più grande di nove anni rispetto ad Abbes che di anni ne ha 23, e, soprattutto vera e propria leggenda del pugilato con un doppio oro olimpico (l’ultimo a Tokyo) e quattro titoli mondiali in bacheca.

Il risultato finale di 4-1 per il cubano non rende giustizia al nostro campione che ha combattuto uno straordinario match e che, secondo molti esperti di settore, avrebbe sicuramente meritato la vittoria.

Ottimo torneo anche per Salvatore Cavallaro

Dopo aver superato per 5-0 il finlandese Embulayev, il bielorusso Samadurau e il francese Fendero, ha dovuto cedere il passo al cubano Hernandez che in semifinale ha avuto la meglio.

Il pugile delle Fiamme oro si è comunque potuto consolare con una splendida e insperata medaglia di bronzo.

Insperata perché ad agosto Salvatore è stato operato al gomito del braccio sinistro e soltanto grazie alla sua tenacia e forza di volontà è riuscito a recuperare in poco tempo la condizione fisica e mentale che lo ha portato sul podio mondiale.

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