È cominciata la settimana delle residenze digitali. Dal 22 al 28 novembre il Festival online si occuperà di nuove contaminazioni tra performing arts e ambiente digitale. L’intento è quello di stimolare gli artisti delle performing arts all’esplorazione dello spazio digitale, come ulteriore o diversa declinazione della loro ricerca autoriale.
Settimana delle residenze digitali: il teatro e un nuovo genere
Attraverso un bando lanciato a cadenza annuale, una rete di principali centri teatrali nazionali sostengono progettualità artistiche legate ai linguaggi della scena contemporanea e della performance. Progetti che nascono direttamente per l’ambiente digitale o che in esso trovano un ambito funzionale ed efficace all’esplicitarsi dell’idea artistica. Non si tratta di promuovere percorsi di lettura o riprese video di testi o spettacoli esistenti o da farsi, bensì di investire su progetti artistici che abbiano nello spazio web il loro habitat ideale e che prevedano modalità interattive con le quali relazionarsi allo spettatore online.
Il valore e il lavoro sugli artisti e sulle nuove drammaturgie
“Il valore di questo progetto non sta semplicemente nella selezione, benché complessa, dei sette progetti da sostenere, ma nella cura e nell’attenzione con cui per sette mesi abbiamo seguito uno ad uno tutti questi processi – spiegano Lucia Franchi e Luca Ricci, direttori di Kilowatt Festival e coordinatori, insieme ad Armunia, del progetto Residenze Digitali – incontrando gli artisti a cadenza regolare, sperimentando i loro modelli, lavorando congiuntamente con le tutor sulla prospettiva e la visione di ciascuno di essi, e individuando assieme la forma migliore di presentazione pubblica all’interno della Settimana delle Residenze Digitali.”
Durante i mesi nei quali vengono sviluppati i progetti vincitori del bando annuale, gli artisti sono seguiti e monitorati dai partner dell’azione, ricevono un sostegno economico per la creazione e sono affiancati dal tutoraggio di Laura Gemini, Anna Maria Monteverdi e Federica Patti, esperte in creazione digitale.
I progetti dell’edizione del 2021
Sono 7 i progetti artistici accessibili online per l’edizione del 2021: Whatever Happens in a Screen Stays in a Screen di Chiara Taviani; The Critters Room di Jan Voxel, gruppo composto da Lorenzo Belardinelli, Cinzia Pietribiasi, Lidia Zanelli; WOE – Wastage of Events di Giacomo Lilliù/Collettivo ØNAR e Lapis Niger; Dealing with Absence di Margherita Landi e Agnese Lanza; Sàl│Rite – Studio 0.2 della compagnia fuse*; Into the Woods – La finta nonna di Lorenzo Montanini, Simona Di Maio, Isabel Albertini; I Am Dancing in a Room_La Fauna 2k21 di Mara Oscar Cassiani.
La rete di organizzatori
Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), in partenariato con l’Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT, la Cooperativa Anghiari Dance Hub, ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini, il Centro di Residenza dell’ Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, La Corte Ospitale di Rubiera), la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse di Genova e ZONA K di Milano.
Babylon è un programma di Cusano Italia TV, curato da Francesca Pierri e Alessio Moriggi.
Qui il video con Angela Fumarola, co-direttrice artistica di Armunia.