Manifattura italiana motore dell’Eurozona. È quanto emerge, dal rapporto elaborato dal Centro studi di Confindustria sulla “manifattura al tempo della pandemia”. Dopo il tracollo di oltre 40 punti percentuali nel bimestre di marzo e aprile del 2020, il settore non solo ha recuperato stabilmente i livelli di attività precedenti lo scoppio della pandemia, ma è diventata uno dei principali motori della crescita industriale nell’Eurozona. Il Prof. Fabio Fortuna, Magnifico Rettore dell’Università Niccolò Cusano, ha commentato il report intervenendo su Radio Cusano Campus.

Manifattura italiana al top

“L’Italia nella manifattura è sempre stata ai vertici, seconda solo alla Germania -ha affermato Fortuna-. In questo periodo di pandemia siamo stati particolarmente bravi, perché abbiamo avuto una capacità di reazione che gli altri non hanno avuto. Siamo il settimo Paese al mondo in termini di ripresa in generale e in Europa facciamo meglio di Germania e Francia. Il problema è che tutti questi dati macroeconomici che indicano che l’Italia sta andando meglio sono in contrasto con ciò che avvertono i cittadini. I cittadini non hanno la percezione di questo miglioramento perché il loro potere d’acquisto non solo non aumenta, ma diminuisce, a causa dell’aumento dell’inflazione. Questo è un elemento di preoccupazione unito a quello dei costi”.