Zona rossa in Alto Adige per contenere l’impennata di contagi da covid. Nella tarda serata di ieri il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha firmato un’ordinanza che sembra quasi anticipare le misure al vaglio del Governo su scala nazionale.

Alto Adige zona rossa, 20 Comuni preoccupano.

Le misure sono state elaborate dai responsabili dell’Azienda sanitaria provinciale in sintonia con il Ministero della salute, allo scopo di evitare l’ulteriore peggioramento della situazione alla luce dello sviluppo dinamico della pandemia.

Nell’ordinanza si spiega che “l’obbligo della mascherina viene esteso, da subito, a tutto il territorio provinciale”. La protezione delle vie respiratorie deve essere indossata anche all’aperto se non è sempre possibile mantenere una distanza di un metro dalle altre persone. L’obbligo della mascherina si applica a tutti gli assembramenti di persone, e quindi nei centri cittadini e dei paesi, nelle piazze, nei mercati e nelle code d’attesa.

Sui trasporti pubblici i passeggeri devono “indossare una mascherina FFP2 o una equivalente”. Vengono nuovamente sospesi i balli che si svolgono in discoteche, locali danzanti e strutture analoghe, sia all’aperto che in ambienti chiusi.

Poi ci sono venti comuni per i quali sono necessarie regole ancora più stringenti: Rodengo, San Pancrazio, Caines, Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello-Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus, Castelrotto, Marlengo, Laion, Postal, Ortisei, Moso in Passiria, Funes, Santa Cristina Valgardena, Rasun Anterselva, Rio di Pusteria. Le norme più severe per questi Comuni sono in vigore, per il momento, per 14 giorni.

In questi comuni è stato ristabilito il coprifuoco. “Alla popolazione dei 20 Comuni interessati – si legge nel testo – tra le ore 20,00 e le 5,00 del giorno successivo, sono consentiti solamente spostamenti sulla base di comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o situazioni di necessità ed urgenza. Per questi spostamenti è necessaria un’autodichiarazione, che deve essere compilata preventivamente o direttamente durante il sopralluogo”. Nel settore della gastronomia è consentita la consumazione seduti al tavolo, con un massimo di 4 persone a tavola, fino alle ore 18.