Sicurezza scuola, le tragedie del passato non insegnano. Questa appena trascorsa è stata la settimana dedicata al ricordo degli eventi drammatici legati ai crolli nel Liceo scientifico “Darwin” di Rivoli il 22 novembre 2008, nella Scuola “Jovine” di San Giuliano di Puglia nel 2002 e nella “Casa dello Studente” dell’Aquila nel 2009.
La sicurezza nelle scuole è tema caldo e annoso. Anche quest’anno il Ministero dell’Istruzione lancia una campagna di sensibilizzazione sull’importanza della sicurezza e della prevenzione degli incidenti e degli infortuni scolastici. Ciò che disorienta è la mancanza di un programma di intervento, di una tempistica di esecuzione. Nessun dato che emerge e che racconti lo stato di degrado della maggior parte dei 43mila istituti scolastici italiani.
La fotografia scattata da Legamebiente nel Rapporto “Ecosistema Scuola” risale allo scorso ottobre e tratteggia impietosamente la qualità dell’edilizia scolastica e dei servizi nei 98 capoluoghi di provincia. La metà delle strutture non possiede il collaudo statico, né il certificato di agibilità, né il certificato antincendio. Oltre la metà degli edifici necessita di manutenzione urgente, il 74% degli edifici del Sud insiste in area sismica.
Sicurezza scuola, l’allarme dell’Andis
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici, Paolino Marotta, intervenendo al programma radiofonico Open Day, sulle frequenze di Radio Cusano Campus, ha dichiarato:
“Già a novembre 2020 Andis segnala al Ministro e alla Commissione Istruzione della Camera che le scuole italiane sono in gran parte vecchie e insicure. Con i finanziamenti del PNRR progettiamo ambienti di apprendimento idonei ad ospitare una didattica attiva e modulare. Dobbiamo realizzare laboratori, biblioteche, palestre, spazi di incontro, tutti cablati con fibra ultraveloce nell’ottica della digitalizzazione e della transizione green”.
“Nelle schede del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza scopriamo però che per il Programma di risanamento strutturale degli edifici scolastici è previsto un fondo di soli 800 milioni. Occorrono 6,42 miliardi per realizzare il risanamento strutturale, il cablaggio e l’efficientamento energetico degli edifici scolastici”.
Legambiente e le responsabilità dei dirigenti
Legambiente ha fatto i conti e ha concluso che con gli 800 milioni previsti dal PNRR nei prossimi cinque anni potremo costruire al massimo 500 scuole nuove, considerando un costo medio per scuola di 1,3 milioni di euro.
La condizione in cui versano gli edifici scolastici in Italia causa un altro problema, quello della responsabilità dei dirigenti. Individuati dalla legge come “datori di lavoro” responsabili della sicurezza nelle scuole, i dirigenti sono suscettibili di azioni legali gravi nei loro confronti senza che possano disporre di autonomi poteri di spesa né di risorse tecniche esterne.
Gli Enti proprietari dovrebbero farsi carico della valutazione dei rischi strutturali e dell’individuazione delle misure necessarie a prevenirli, dovrebbero essere obbligati a consegnare edifici a norma, verificare sistematicamente lo stato di sicurezza degli stessi, effettuare gli interventi di manutenzione per prevenire il verificarsi di situazioni di pericolo.