Gioco e pandemia. Libertà e scommesse. Il gioco d’azzardo nel nostro Paese è letteralmente in altalena: sono diversi i nostri connazionali che non resistono al fascino del panno verde e che, anche durante il periodo di lockdown, non hanno smesso di sfidare la Dea bendata.

La lente dell’ISS sul gioco

I dati li ha forniti addirittura l’istituto superiore di sanità: secondo l’ISS La pratica del gioco d’azzardo dal 16,3% del periodo prepandemico è scesa durante il periodo di lockdown al 9,7% per poi risalire al 18% nel periodo di restrizioni parziali.

Altri segnali fra sali e scendi: il gioco d’azzardo terrestre è infatti diminuito nel 2020 dal 9,9% del periodo precedente la pandemia al 2,4% del periodo di lockdown, per poi risalire al 8% nel periodo di restrizioni parziali. Il gioco on line invece passa dal 10,0% del periodo precedente la pandemia all’8,0% nel lockdown, per salire al 13% nel periodo di restrizioni parziali.

Gioco e pandemia: chi già giocava, ha scommesso di più

Mentre eravamo chiusi nei nostri appartamenti e cantavamo dai terrazzi, qualcuno ne ha approfittato per avvicinarsi a questo mondo. E chi già giocava, ha puntato di più: tra i giocatori il tempo mediano dedicato al gioco è aumentato di quasi un’ora. Inoltre, secondo il report dell’ISS, l’1,1% di coloro che hanno dichiarato di non aver giocato prima della pandemia ha dichiarato di aver iniziato a giocare proprio nel periodo di totale restrizione, mentre il 19,7% di coloro che già giocavano ha incrementato l’attività totale di gioco e questo è accaduto più frequentemente ai giovani, ai fumatori, ai consumatori di cannabis e a coloro che avevano un consumo rischioso di alcolici.

E la criminalità ne approfitta

L’allarme lo lanciano anche Lottomatica e Censis, che evidenziano come il gioco illegale abbia approfittato della pandemia. Un rialzo del 50%, che porta il giro di denaro a 18 miliardi di euro. Sebbene il circuito legale abbia generato, solo nel 2020 una raccolta complessiva di 88,4 miliardi di euro, il gioco illegale per il 2021 si avvicina spaventosamente ai 20 miliardi di euro.

Di tutto questo si occuperà questa sera la trasmissione Res Publica, curata dal direttore Gianluca Fabi e che andrà in onda stasera a partire dalle ore 21:00 su Cusano Italia Tv (ch. 264 dtt).