Violenza di genere: ogni anno si torna a riflettere su un tema difficile, e allo stesso tempo datato, che sembra non trovare soluzione. E anche in tempi di pandemia niente sembra essere stato risolto. Dal MIUR all’Ordine degli Psicologi all’Arma dei Carabinieri: le realtà che stanno adoperandosi per incrementare la formazione, attività di sensibilizzazione e prevenzione, sono tante. Gli effetti, dunque, sono destinati al lungo periodo, a breve termine come gestire e raccontare il problema?
Violenza di genere, ne parleremo a Mattina con noi (264 del DTT)
Mercoledì 24 novembre, alle 11, sul canale 264 del DTT, tratteremo il tema con Simona Abate, psicoterapeuta, Cinzia Leone, vicepresidente della Commissione d’Inchiesta sul Femminicidio e senatrice del M5S. Il problema dalle sfumature psicologiche e politiche va raccontato affinché si possano comprendere i motivi per cui si verifica. “E’ un problema strutturale, radicato nella cultura patriarcale – ha osservato Cinzia Leone – l’informazione spettacolarizza i casi che racconta. Si parla molto di violenza di genere, ma se ne parla male.”
Uomini ingiustificabili, le donne smettano di soccombere
Violenza di genere: i maltrattanti e i maltrattati sono le facce della stessa medaglia su cui è urgente agire. “I primi sono imperdonabili – ha sottolineato la psicoterapeuta Simona Abate – le donne, invece, smettano di soccombere.” All’interno dei rapporti di coppia è importante cercare equilibri sani. Sarebbe auspicabile aver raggiunto una soddisfazione personale tale da evitare frustrazioni, e che possa favorire la giusta stabilità emotiva. Invece, alle volte prima si risolve il problema affettivo poi quello professionale, è vero che non c’è una regola, ma una sana affettività richiede anche maturità. Sul tema, in chiusura racconteremo il fenomeno delle mamme bambine, un problema che riguarda il tema dell’affettività disfunzionale, circoscritto soprattutto ad alcune province della Lombardia, al mezzogiorno e a ragazze che non hanno, in taluni casi, neppure cominciato un percorso personale e professionale adeguato a dar loro la possibilità di avvicinarsi al sogno della maternità.