Sono tante le ipotesi che l’esecutivo sta studiando per fronteggiare l’aumento dei contagi. Tra queste, con l’avvicinarsi delle feste natalizie, c’è la previsione di un “Super Green Pass”, una certificazione verde potenziata per l’accesso in vari settori. Non solo, perché il governo Draghi sta vagliando anche l’ipotesi del vaccino obbligatorio per alcune categorie di lavoratori, in modo da innalzare l’asticella del tasso delle somministrazioni di sieri. Palazzo Chigi spinge sull’acceleratore e si prepara a redigere un decreto per contrastare la quarta ondata, come anticipato dal ministro degli Affari Regionali Mariastella Gelmini. Il Natale è alle porte, così come sono in arrivo novità sul fronte politico e sociale. Tutto questo, con molta probabilità, sarà discusso entro 48 ore in un vertice con le Regioni, per poi passare il tutto alla cabina di regia.
Il “Super Green Pass” e i suoi strumenti
L’ultimo decreto sul tema “Green Pass” ha visto la luce il 15 ottobre. Da lì son cambiati numeri, prospettive e problematiche. Motivi per cui ora l’esecutivo è pronto a estendere l’obbligo della certificazione verde per altre categorie e servizi. In base a quanto riportato dal Corriere della Sera, qualora dovesse passare una linea più intransigente, non si potrà più salire sui mezzo pubblici se sprovvisti di Green Pass. Alcune Regioni, poi, spingono affinché il nuovo “Super Green Pass” sia rilasciato solo a guariti e vaccinati, togliendo la certificazione verde a chi ricorrerà al tampone. Ragione per cui, se dovesse passare questo dettame, ai contrari al vaccino sarà resa impossibile la partecipazione a eventi, feste e cerimonie. Sarebbe invece confermata la possibilità di poter salire sui treni dell’alta velocità e sugli aerei anche solo con il tampone. Con questa modalità sarà consentito l’ingresso nei luoghi di lavoro.
Le terze dosi
Da domani, nel frattempo, si comincerà con la somministrazione delle terze dosi per gli over 40, con l’anticipo della data inizialmente prevista. L’obiettivo è tornare a garantire la copertura vaccinale ad una corposa fetta della popolazione.