Depressione in età evolutiva: è il tema trattato nell’ultimo libro dalla psicologa clinica Katia Aringolo. Si tratta di un contributo significativo alla comunità scientifica su un problema destinato ad aumentare. Nel 2030 la depressione sarà la malattia più diffusa, e i bambini non sono esenti dal rischio di soffrirne. Sarebbero cause endogene ed esogene, a favorire la depressione nelle persone, dunque il temperamento e l’ambiente in cui viviamo.

Depressione nei minori: il ruolo degli adulti

L’idea che un bambino possa essere depresso sembra essere un paradosso, i minori non avendo responsabilità non dovrebbero soffrirne, invece i cambiamenti fisici, organici e relazionali, a cui si va incontro nei primi anni di vita sono delicati e possono favorire l’insorgere di disturbi. Centrale è il ruolo della famiglia e degli insegnanti: anzitutto nel riconoscere il problema, successivamente nel comunicarlo e infine nel curarlo, cooperando. Sappiamo che la sfida della società plurale in cui viviamo è di ripristinare un buon equilibrio tra le famiglie e la scuola, soltanto così è possibile pensare di poter tornare ad educare, e ove necessario curare.

Tempo per le cure e come?

Depressione: il percorso di cura varia a seconda della gravità del disturbo, ma in generale “la psicoterapia può combinarsi con la cura farmacologica. Il tempo medio per aiutare un minore ad affrontare e uscire da un disturbo simile è di almeno un anno,” ha affermato Katia Aringolo in alcune dichiarazioni rilasciate a Mattina con noi.

Ne parleremo lunedì 22 novembre a Mattina con noi, canale 264 del DTT

Chi soffre di più? Perché è importante parlarne? Sono altre domande a cui risponderemo durante la trasmissione Mattina con noi, in onda sul canale 264 del DTT, lunedì Mattina 22 novembre, tra le 11 e le 12. La trasmissione è il contenitore del mattino dedicato al sociale del canale televisivo dell’Università Niccolò Cusano. L’autrice, per l’occasione, parlerà del lavoro “I disturbi depressivi in età evolutiva” (Franco Angeli): dalla stesura, alla struttura, ai contributi dei colleghi nel rendere l’opera completa, unica e innovativa.