Obbligo vaccinale in arrivo
Obbligo vaccinale in arrivo. Prima lo si escludeva nelle riflessioni istituzionali, ora è sul tavolo del governo. Sandra Zampa, responsabile sanità del Pd, ha affermato che l’obbligo vaccinale non è mai stato escluso dal governo, ma è sempre stato all’orizzonte, aggiungendo poi a Radio Cusano Campus, che “ la responsabilità dell’aumento dei contagi è dei non vaccinati, perché non ci sono più elementi per rifiutare la vaccinazione”
Obbligo vaccinale sul tavolo del Cdm
L’obbligo vaccinale sembrava fino a poco tempo fa l’estrema ratio, tra le tante strategie che poteva applicare il Governo, ora si prepara un Consiglio dei Ministri sul tema, presumibilmente giovedì. Intanto l’Austria diventa il primo paese dell’Unione Europea ad imporre il vaccino anti Covid-19. Il governo di Vienna ha infatti stabilito l’obbligo vaccinale dal 1 febbraio 2022 per i cittadini che, a quella data, non avranno ricevuto alcuna dose.Intanto, proprio nel tentativo di porre un freno alla quarta ondata di coronavirus, da lunedì prossimo 22 novembre in Austria entrerà in vigore il lockdown anche per i vaccinati. La misura durerà non più di 20 giorni e poi proseguirà per i non vaccinati.
Le scelte del governo questa settimana
Prima di arrivare a questo, all’obbligo vaccinale, Palazzo Chigi e Ministero della salute stanno valutando altre strade da percorrere. La prima guarda alla Germania, dove nelle zone arancioni, l’accesso a ristoranti, cinema, teatri, palestre è consentito solo a chi ha un green pass ottenuto grazie alla vaccinazione o guarigione. Con il tampone non si può fare nulla. Se prevalesse una linea più severa, se le preoccupazioni derivanti dall’aumento dei contagi aumentassero, si potrebbe estendere questo modello a tutto il paese.
Il super green pass
Un super green pass è pronto quindi, con l’obbligo vaccinale che non è più un tabù. Renato Brunetta, ministro della Pubblica Amministrazione, lo dice intervenendo al Forum Coldiretti in corso a Roma. Per quel che riguarda il vaccino “certamente per gli irriducibili dovremo precludere loro la socialità dei luoghi esterni al mondo del lavoro- dice Brunetta- stadi ristoranti, impianti di risalita, tempo libero e quant’altro. E’ una minaccia alla loro libertà? Assolutamente no, è una difesa alla libertà di tutti gli altri, della libertà di lavoro e di impresa, anche per i giovani”.
Ministro Brunetta in prima linea
Quindi, “per la pandemia dobbiamo tornare al buonsenso”, auspica il ministro della PA. Sulla base di quello che hanno auspicato i presidenti delle Regioni, “cioè di applicare l’eventuale cromatismo che si rendesse inevitabile, mi sembra una affermazione di grandissimo buon senso che punta alla fruizione del Paese e della socialità, a chi ha fatto scelte di responsabilità e non a chi ha fatto solo scelte di egoismo- dice Brunetta- Se questo vuol dire tenere in vita interi settori non vedo ragioni per no adottare queste misure e io mi impegno in Cdm di affermare questi principi. Un eventuale green pass rafforzato in funzione degli eventi di cui abbiamo notizie soprattutto in nord Europa dovrebbe andare in questa direzione”.