67 anni fa la televisione rivoluzionò la vite degli italiani
Il 21 novembre si celebra la Giornata Mondiale della Televisione;
proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per ricordare l’importanza della televisione come mezzo essenziale per la democrazia, la diffusione della cultura, la pace globale, l’aggregazione sociale, la libertà dell’informazione.
Oggi, nonostante la diffusione di nuove tecnologie, la televisione continua ad esercitare la sua funzione e ad avere la sua importanza nella vita di milioni di persone per quanto riguarda l’intrattenimento, la cultura, l’informazione.
L’educazione e l’alfabetizzazione sono state le prime funzioni che la televisione ha svolto.
Solo negli anni Ottanta arrivò la tv analogica e, alla Tv di Stato si aggiunsero le Tv commerciali:
Canale 5 Rete4 e Italia 1, che cambiarono le regole ed introdussero la pubblicità all’interno delle trasmissioni.
La tv durante la pandemia
“La tv ha collegato tutti noi durante la pandemia di COVID-19, tenendoci informati, istruiti, intrattenuti e persino ispirati.
Lunga vita alla televisione come mezzo unificante”:
dichiara nella nota Caroline Petit, vice direttore e responsabile del Centro Regionale d’Informazione delle Nazioni Unite per l’Europa (UNRIC).
“È giusto che in questa occasione, non solo guardiamo indietro all’incrollabile evoluzione della TV, ma teniamo anche un occhio attento al futuro.
È davvero il DNA del nostro mezzo quello di trasformarsi e di soddisfare le esigenze del nostro tempo;
fornendo agli spettatori, alle aziende televisive e agli inserzionisti nuove piattaforme e nuove idee.
Con questo in mente, guardiamo con entusiasmo ai prossimi anni e alle molte innovazioni che la TV porterà per fornire un’esperienza ancora più avvincente”, aggiunge Katty Roberfroid, direttore generale EGTA.