Vieni al lavoro? E io ti premio. Un vero e proprio bonus netturbini… Roma da sempre è alle prese con un certo, sensibile, tasso di assenteismo sul posto di lavoro. Ora, la nuova amministrazione del neo sindaco Roberto Gualtieri prova a dare un giro di vite garantendo dei bonus. Sembra un controsenso, ma non lo è. È tutto vero. Ammonta a ben tre milioni di euro lo stanziamento disposto dal Campidoglio contro l’assenteismo dei netturbini capitolini in forza all’Ama, l’azienda municipale che fra le altre si occupa della raccolta dei rifiuti.
La promessa di Gualtieri passa dal bonus ai netturbini
Roberto Gualtieri decide di mettere mano alle casse della Capitale pur di mantenere fede alle promesse della campagna elettorale, che lo hanno portato alla guida della città di Roma dopo aver battuto al primo turno Carlo Calenda e l’uscente Virginia Raggi e al ballottaggio il candidato del centrodestra unito Enrico Michetti. La promessa era quella di realizzare la pulizia straordinaria della città, che a trazione pentastellata non ha proprio fatto una bella figura su questo tema. Con una data limite: il Natale.
Fino a 360 euro per andare a lavoro
Per questo, per cercare di ridurre l’assenteismo e tenere fede alla promessa, la cifra monstre servirà ad incentivare il buon lavoro dell’Ama e dei suoi dipendenti. Tutto è nero su bianco, contenuto in un accordo sindacale siglato dalla municipalizzata: nel foglio, indicata chiaramente, “la riduzione del tasso di assenza per malattia di almeno il 10% nei mesi di dicembre e gennaio”. In una azienda che viaggia, nei primi sei mesi del 2021, con una media di assenza dal lavoro del 15%. Per questo l’accordo da tre milioni: si tratta di un bonus, per ciascun lavoratore, di circa 360 euro lordi per i più diligenti. Ma anche chi si assenterà dal lavoro sarà premiato: il “gruzzolo” scenderà a 260 euro per chi si assenterà per tre giorni, 200 per chi non andrà a lavoro per 5 giorni. Non vengono contati, ovviamente, i giorni di riposo.
A Roma un Natale pulito?
L’accordo sul bonus netturbini prevede l’erogazione del bonus sullo stipendio di febbraio 2022 a chi, fra il 22 novembre e il 9 gennaio, sarà più diligente. Con la seguente formula: “Il premio aggiuntivo verrà riconosciuto qualora, alla totale pulizia di tutte le strade principali di Roma, alla rimozione di rifiuti rimasti a terra attorno ai cassonetti, alla igienizzazione degli stessi e alla rimozione delle discariche abusive ai lati delle strade, si registri una riduzione al tasso di assenza per malattia di almeno il 10% rispetto alla percentuale registrata nei mesi di settembre e ottobre 2021“. Difficile offrire un servizio peggiore di quanto visto all’ombra del Cupolone: alla riunione con i sindacati infatti Ama ha presentato i risultati di un sondaggio devastante. Solo l’8% dei romani si dichiarano soddisfatte dell’operato.
La Capitale dei rifiuti… a mezzo servizio
Come riportato anche da La Repubblica, la situazione dell’Ama non è florida, anzi: più della metà dei mezzi (il 57%) è fermo in rimessa mentre dei quasi quattromila dipendenti (3.950), ben 1.464 sono parzialmente idonei e 110 sono inarruolabili. Come se non bastasse, anche sul versante dei conducenti degli autocompattatori, la situazione non è florida: su un reggimento di 900 autisti, 185 sono considerati parzialmente idonei, 25 del tutto inidonei. Ne rimangono quindi 690 “totalmente idonei”.
La replica del Sindaco
In merito all’accordo siglato tra Ama e i sindacati “permettemi di ribadire quanto già chiarito dall’assessora all’Ambiente: non esiste alcun bonus per chi non si dà malato, ma un premio di produttività la cui fruizione è siglata dall’aumento della produttività. Si tratta di un normalissimo premio di produttività ed è legato a una maggiore produttività”.
Al fianco del Primo cittadino, anche l’intero gruppo del Partito Democratico: “È davvero incredibile come qualcuno voglia far passare l’incentivo agli operatori dell’Ama come un bonus assenteisti. Non è così. Ci sarà più lavoro per gli operatori, le festività faranno aumentare la produzione di rifiuti e saranno necessari turni più stringenti”. “L’accordo – prosegue il comunicato – tra Ama e sigle sindacali per la pulizia straordinaria è molto semplice: chi decide di rinviare ferie e permessi alla fine del piano di pulizia straordinaria, garantendo un tasso di presenza più elevato, sarà premiato. L’obiettivo è dunque quello di aumentare la disponibilità dei lavoratori nel periodo che va dal 22 novembre al 9 gennaio”.