Rebecca Borga e quei 400 metri da Tokyo 2020/21 a tornare verso Mosca 1980

Una splendida favola ha portato l’azzurra del giro d’anello al traguardo accademico dopo i Giochi Olimpici nipponici

Nella giornata di giovedì la quattrocentista azzurra Rebecca Borga si è laureata alla Università Ca’ Foscari di Venezia, sita nella splendida Piazza San Marco.

La facoltà scelta dalla tenace atleta è quella di Lingue, Civiltà e Scienze del Linguaggio. Ed è l’ennesima dimostrazione di come lo Sport di alto livello e lo studio, possano viaggiare grazie al medesimo impegno, alla stessa grinta e all’immancabile dote della determinazione.

La tesi era imperniata su un argomento tutt’altro che semplice. Infatti Rebecca ha puntato su “Le Olimpiadi e il riflesso della politica – Il boicottagio di Mosca”. Chiaro il riferimento alla prima volta in cui una spaccatura politica internazionale ha influito sullo svolgimento dei Giochi Olimpici moderni. La ritorsione sarebbe arrivata quattro anni dopo quando i sovietici fecero altrettanto, nei confronti di Los Angeles 1984.

La giovane accademica si è presa un tema complicato e difficile. Che appassiona soprattutto i frequentatori, dell’agone sportivo. E che costituisce un passaggio assai delicato, visto che parliamo del brutto vizio dei rappresentanti della cosa pubblica di mescolare le vicende sportive e della passione degli atleti con i rapporti tra le nazioni.

Applausi a scena aperta a Rebecca Borga, elegante quanto bella, nel suo sorridere, nella città lagunare, con la tesi di laurea in bella evidenza.

Da ricordare che lei è stata parte della spedizione azzurra a Tokyo, recentemente. Brava, davvero!