È in arrivo una rivoluzione sull’assegno unico familiare dopo che il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto attuativo. Lo strumento universale entrerà in vigore nel 2022 e ci sono già delle novità rispetto al Family Act. L’importo mensile riguarderà le famiglie con figli fino a 18 anni ed avrà un importo di massimo 175 euro a figlio. La misura prevede un assegno da 85 euro per i figli dai 18 ai 21 anni. Incluse nella misura anche le famiglie straniere.

Assegno Unico Familiare, cosa cambia per i CAF

Questo provvedimento è stato ben accolto dal presidente dei centri di assistenza fiscale CAF Cia, Alessandro Mastrocinque. Toccherà infatti ai CAF preparare gli Isee per permettere così alle famiglie di fare richiesta del contributo. Mastrocinque sottolinea però alcune criticità, come la mancanza di fondi per i centri dei quali è il presidente: “Un problema evidente resta – scrive in un comunicato stampa – per poter accedere all’assegno unico, il richiedente dovrà avere una certificazione Isee in corso di validità. Il numero delle Isee complessive è destinato ad aumentare in maniera molto consistente (presumibile stimare un aumento di 4 milioni di DSU) e l’attuale copertura finanziaria prevista per il pagamento delle Isee ai Caf (per il richiedente il servizio è gratuito) non basta a garantire il corretto pagamento di tutta l’attività svolta.

Per questo per Mastrocinque “è auspicabile che si trovi con urgenza una soluzione al problema, perchè i centri di assistenza fiscale devono e vogliono assistere tutti i cittadini (gratuitamente) che avranno bisogno di Isee per l’assegno unico, ma non possono farlo senza la corretta copertura economica del servizio”.

Con questo provvedimento il Governo vuole raggruppare la miriade di bonus ed incentivi per le famiglie in un unico strumento anche per rendere più facile la vita delle famiglie, spesso scoraggiate dall’eccessiva burocrazia e  difficoltà di alcune procedure.