Ennesimo caso di omicidio in famiglia in Italia. Nei pressi di Montese, vicino Modena, un uomo ha ucciso la moglie prima di tentare di togliersi la vita. A nulla è servito il tempestivo arrivo dei Carabinieri sul luogo. Si tratta del terzo caso in tre giorni di delitti consumati all’interno di un nucleo familiare.
Omicidio in famiglia, un’epidemia che non si arresta
Solo pochi giorni fa a Vetralla, in Provincia di Viterbo, un uomo è scappato da un hotel Covid di Roma per uccidere suo figlio di 10 anni il quale viveva con l’ex compagna. Un gesto atroce portato a termine dall’assassino con freddezza e cattiveria inumane. L’uomo, ora piantonato dai Carabinieri, volevo far soffrire l’ex compagna portandole via quello che di più importante aveva al mondo.
Ieri altra strage, questa volta a Sassuolo. Un tunisino di 38 anni, dopo che l’ex compagna si era rivolta ad un centro antiviolenza in seguito alla rottura del rapporto con l’uomo e le minacce ricevuto da questo, ha ucciso le sue due figli di 2 e 5 anni, la mamma dell’ex compagna e poi si è tolto la vita. A salvarsi solo la terza figlia della donna, di 11 anni, che si trovava a scuola. La donna, che aveva denunciato l’uomo, aveva molta paura dell’ex compagno che più volte aveva detto che l’avrebbe uccisa.
Sempre ieri, a Modena, un uomo ha ucciso la madre di 48 anni. Dopo l’omicidio si è addirittura recato al bar per raccontare quanto accaduto per poi andare a costituirsi dai Carabinieri. Come in tanti altri casi, anche questa sembra una tragedia annunciata. I vicini della vittima 72enne hanno raccontato di continue liti tra la madre ed il figlio.
Sembra che l’Italia sia investita da un’ondata di follia collettiva, con vere e proprie stragi che si susseguono a ritmi impensabili.