C’è veramente bisogno di un green pass rafforzato per contenere i contagi? Con l’avvicinarsi del Natale e l’aumentare dei casi di positività al Covid 19 nel Governo si discute animatamente su cosa fare per “salvare le festività”.

Green pass rafforzato, si pensa a nuove soluzioni

Per questo si sta pensando di ridurre la durata del green pass, rafforzare i controlli e spingere di più sulle terze dosi. Progetti ed idee sicuramente utili che però stridono con quanto fatto negli ultimi mesi.

Trasporto pubblico

Imperversano sul web e non solo immagini e testimonianze di lavoratori e studenti costretti a fare le sardine sui mezzi del trasporto pubblico locale praticamente in ogni città italiana. Si è voluto (giustamente) che gli studenti tornassero nelle scuole senza però pensare ad un robusto potenziamento dei trasporti. Il Governo dice che le risorse sono state stanziate e quindi la colpa di questi disservizi sarebbe delle Regioni. Dalle Regioni dicono invece che le risorse sono poche e che c’è bisogno di tempo per riorganizzare il sistema. Risultato? Nulla è cambiato

Lavoro

Per mesi ci è stato raccomandato di mantenere il distanziamento sociale e di ridurre al minimo i rischi, quindi situazioni di potenziale contagio. Nonostante questo, una delle misure più importanti adottate dal Governo è stata quella di far tornare a lavorare in presenza milioni di dipendenti pubblici, molti dei quali avrebbero potuto continuare a lavorare da casa diminuendo così eventuali rischi. E mentre Confindustria chiede più smart working, l’Italia si trova nei bassifondi della classifica del lavoro agile in Europa. Una ritrosia che stride con i dati relativi alla produttività e alla soddisfazione dei lavoratori impegnati in questo particolare tipo di lavoro.

Scuole

Si è demonizzata la DAD che, in assoluto, ha conseguenze negative sulla socializzazione tra i più giovani. Oggi però la scuola è tornata ad essere un “problema” e in molti istituti la DAD è tornata ad essere realtà già da diverso tempo. Forse sarebbe stato meglio pensare ad un sistema misto, almeno fino al raggiungimento di percentuali più alte di vaccinati tra i più giovani. Del resto in un anno poco o nulla è stato fatto sull’edilizia scolastica e a pagarne il prezzo sono docenti, addetti, studenti e studentesse.

Quindi ben vengano nuove regole in grado di tutelarci. Il Governo però deve capire che avrebbe già in mano degli strumenti per cominciare a mitigare l’aumento dei contagi prima che sia veramente troppo tardi.