Spissu e il suo idolo Pozzecco: quell’abbraccio perenne da Cesenatico a Kazan
La Pallacanestro è un mondo a parte. Ogni disciplina, racconta di sé, in questa maniera. Ma la “palla a spicchi” è realmente, un pianeta differente, rispetto ad altri. Vedi anche ciò che stanno facendo le leggende del Basket italiano ed europeo radunati sotto la LIBA presieduta da Carlo “Charlie” Caglieris con Pierluigi Marzorati segretario generale. In pochi mesi i veterani hanno girato l’Italia e sono andati dal Pontefice Papa Francesco e dal Presidente del Consiglio dei Ministri Professor Mario Draghi.
Nel 2007 Spissu è un bambino di 12 anni che sognava di incontrare il suo idolo. Con il quale si fa una foto. E’ Gianmarco Pozzecco, il “Poz”. Uno degli autori d ello scudetto della Stella per una delle società più celebri del mondo.
12 anni dopo Spissu è diventato un giovanottone e gioca da playmaker per la Dinamo Sassari, allenata da quell’eterno ragazzo che è Pozzecco. Che concede fiducia a Spissu fino ad accrescerne il bagaglio tecnico e tattico.
Ieri sera c’era la partita di Coppa dei Campioni a Kazan con Milano che ha schiantato, sul campo. Ma la cosa più bella è accaduta prima, della sfida, tra il club russo e quello italiano. Spissu e Pozzecco erano su due fronti opposti. A oltre 4000 km. da casa.
La partita giocata da Spissu è stata meravigliosa, sul piano individuale. I cestisti si salutano, con grande cavalleria. A Milano, 97-71, brucia, la seconda sconfitta. Ma la scena è tutta per loro. Spissu e Pozzecco si abbracciano forte, fraternamente. Ed è una scena stupenda. Come la Pallacanestro sa fare. Sa dare. Sa costruire. Tutto molto bello. I rapporti umani restano la migliore vittoria, sul pianeta.
Photo Credit: Pagina Facebook La Giornata Tipo.