La società LEO Pharma ha annunciato che anche nel nostro paese è disponibile la tinzaparina sodica che, oltre alle altre varie indicazioni, ha ottenuto quella specifica per la profilassi e il trattamento prolungato della tromboembolia venosa in pazienti adulti con tumori solidi. Tutto questo è stato reso possibile dalla recente determina dell’AIFA che ha consentito l’introduzione nel nostro Paese di tale farmaco e la sua rimborsabilità presso il Servizio Sanitario Nazionale.

Tromboembolia un nuovo farmaco, la parola all’esperto

“La tinzaparina sodica è al momento l’unico farmaco a riportare tra le indicazioni delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) la profilassi del tromboembolismo venoso in pazienti adulti non chirurgici, allettati a causa di una condizione clinica acuta. Le altre eparine a basso peso molecolare, ad oggi, sono prescrivibili per questa indicazione secondo la Legge 648/1996,” sottolinea il Professor Marcello Di Nisio, specialista in Medicina Interna e professore associato dell’Università degli studi G. D’Annunzio Chieti-Pescara. “Inoltre – conclude- le Linee Guida AIOM raccomandano il trattamento a lungo termine della TEV nel paziente con neoplasia attiva per almeno 3-6 mesi con EBPM. La tinzaparina sodica offre una valida alternativa terapeutica in questi casi ed è l’unica EBPM a riportare in RCP l’indicazione per il trattamento prolungato del tromboembolismo venoso e prevenzione delle recidive nel paziente con neoplasia attiva”.  Un nuovo farmaco dunque contro la tromboembolia capace di restituire salute ai pazienti colpiti. La ricerca farmacologica fa passi da gigante nel tentare di contrastare le maggiori patologie in ambito cardiovascolare e non solo.

Trattamento utile anche in termini di prevenzione

“La tinzaparina sodica rappresenta, sia per le indicazioni in RCP sia per le evidenze scientifiche, un’opzione ottimale per la profilassi e il trattamento prolungato della TEV nei pazienti oncologici, consentendo di ottenere importanti risultati in termini di prevenzione delle complicazioni e di sopravvivenza”, ha dichiarato Fabio Presutti, Direttore medico LEO Pharma Italia. “La qualità della vita dei pazienti – conclude l’esperto- e l’impatto positivo sul sistema sanitario sono tra i driver della nostra attività di ricerca e siamo quindi soddisfatti che questo principio attivo sia disponibile anche in Italia”.