Gaber, per tutti Il Signor G, tra i più influenti cantautori della musica italiana, diventa materia di studio in 8 scuole superiori di Milano. Cantautori a scuola è un progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Gaber, Officie Buone e Fondazione di Comunità di Milano. L’idea è di raccontare la musica italiana, valorizzare il patrimonio del cantautorato e condividerlo con le nuove generazioni.

Gaber, Battiato, Dalla, Brunori, live

Franco Battiato, Lucio Dalla, Brunori, Motta: sono alcuni dei nomi che verranno studiati a lezione. Gli incontri saranno arricchiti da performance acustiche tenute da quattro cantautori apprezzati della scena milanese attuale: Paolantonio, Noè, Frey e Emit. Gli studenti, d’età compresa tra i 16 e i 19 anni, avranno la possibilità di entrare in contatto con degli artisti, anche attraverso l’ascolto della musica dal vivo. L’esperienza dei live lontana dagli studenti a causa della pandemia vuole trovare nella scuola un nuovo spazio d’espressione.

Milano Music Week

Gaber, De Andrè, Battiato, Lucio Dalla, sono poeti, più che semplici cantautori, esploratori delle emozioni dell’essere umano, rientrano quindi per merito nell’ambizioso progetto che verrà presentato all’interno della Milano Music Week, il prossimo 22 novembre alle 19.00 al Garage Moulinski, in via Paciotti 4. Durante la presentazione sarà proposto un estratto delle lezioni e qualche brano live in acustico.

Oggi ad Open Day

Racconteremo il progetto, l’idea, oggi ad Open Day, su Radio Cusano Campus, alle 15, con Ugo Vivone, fondatore delle Officine Buone e Silvia Cannonieri, responsabile Arte e Cultura della Fondazione di Comunità Milano. Da tempo si paventava l’ipotesi di studiare i testi dei grandi cantautori a scuola. Fu Dario Franceschini a lasciarsi scappare una dichiarazione simile, in occasione della laurea ad honorem a Patti Smith, l’occasione può essere il momento per fare il punto della situazione sulla musica in Italia oggi, sulla qualità delle canzoni e rispolverare la bellezza del cantautorato del passato. I giovani sono abituate ad ascoltare altra musica, dove a mancare è lo spessore letterario.

Gaber, Quando sarò capace d’amare

Gaber, ad esempio, in “Quando sarò capace d’amare” scriveva: “Quando sarò capace di amare/ Probabilmente non avrò bisogno/ Di assassinare in segreto mio padre/ Né di far l’amore con mia madre in sogno/ Quando sarò capace di amare/ Con la mia donna non avrò nemmeno/ La prepotenza e la fragilità/ Di un uomo bambino/ Quando sarò capace di amare/ Vorrò una donna che ci sia davvero/ Che non affolli la mia esistenza/ Ma non mi stia lontana neanche col pensiero/ Vorrò una donna che se io accarezzo/ Una poltrona, un libro o una rosa/ Lei avrebbe voglia di essere solo/ Quella cosa.”