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Nomine Rai, l’Aventino dei 5 Stelle e gli attacchi della politica

Le nomine Rai scuotono la politica ed in particolare il Movimento 5 Stelle. Dopo la decisione dell’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, di confermare Gennaro Sangiuliano al Tg2 e nominare Monica Maggioni alla direzione del TG1 e Simona Sala per il Tg3, il leader dei grillini Giuseppe Conte tuona contro la TV pubblica, annunciando che nessun pentastellato parteciperà più a programmi RAI.

Una decisione presa perché, secondo Conte, non si sarebbe rispettato il pluralismo e si sarebbe avvantaggiato il PD, specialmente con la nomina della Maggioni. “Leggo critiche e attacchi scomposti a Giuseppe Conte – dice in una nota il Senatore del Movimento 5 Stelle Ettore Licheri – rendiamoci conto: la colpa sarebbe sua che ha denunciato una lottizzazione vergognosa e scriteriata, o forse di chi l’ha messa in atto? Il nuovo amministratore della Rai, Carlo Fuortes, poteva scegliere di organizzare il servizio pubblico secondo i criteri della pluralità e della professionalità. Non l’ha fatto”.

 

Nomine Rai, tutti all’attacco del Movimento

Praticamente tutto il resto della politica attacca il Movimento 5 Stelle che da sempre tuona contro le lottizzazioni della RAI. “Non si era mai visto un leader di partito protestare contro la lottizzazione dei tg Rai perché non sarebbe riuscito a lottizzare anche lui – ha scritto su Twitter Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai – Conte, che per tre anni ha usato il servizio pubblico come un suo megafono personale, entra nel guinness dei primati degli autogol politici”.

Maurizio Lupi, presidente di Noi con l’Italia, condanna la scelta dei 5 Stelle: “L’Aventino mediatico sulle reti del servizio pubblico non è una scelta di denuncia e di forza, ma di debolezza, una debolezza di contenuti. Conte ci ripensi, perché il dibattito pubblico e democratico non può prescindere da una delle più forti componenti parlamentari”.

“Ho sempre pensato e detto che l’unico modo per escludere i partiti dalla Rai sia di privatizzare l’azienda (prima che faccia la fine di Alitalia) – ha scritto in un comunicato il segretario di Più Europa e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova – ma l’attacco sulle nomine e la minaccia di Conte di ‘boicottare’ l’informazione Rai lamentando una presunta esclusione del M5S in questa tornata di nomine, a differenza del passato pare di capire, è lunare: la più vecchia logica partitocratica, con i partiti che considerano la Rai loro proprietà”.

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