Decathlon, il colosso internazionale della vendita di articoli sportivi, decide di dire stop alla vendita di canoe e kayak. Il motivo? C’entrano i migranti.

I motivi della scelta

La decisione del gruppo sarà operativa nei punti vendita francesi di Calais e Grand-Synthe (cittadina vicina alla città di Dunkerque), considerati i punti più vicini al Regno Unito rispetto al continente europeo. Le canoe di Decathlon erano infatti utilizzate da centinaia di migranti nella speranza di raggiungere a remi le celeberrime bianche scogliere di Dover. Per questo, il colosso ha sospeso la vendita nei suoi due store, mentre negli altri negozi fisici e online sarà comunque possibile procedere all’acquisto. 

A remi verso un sogno

Un annuncio giunto dopo giornate particolarmente complicate per le forze di sicurezza dei due paesi: dal versante britannico, la polizia ha registrato diversi sbarchi lungo la costa del Kent dopo la traversata a remi. Sarebbero 60 le persone sbarcate vicino alla città inglese di Dungeness. Lo scorso venerdì le canoe di Decathlon sarebbero state utilizzate come mezzo di trasporto da tre persone.

Ancora oggi purtroppo risultano disperse.

Notandone l’uso Decathlon ha deciso di sospendere la vendita: “Potrebbero essere usate per attraversare il canale della Manica – si legge nella nota dell’azienda – e questo potrebbe mettere a rischio la vita delle persone”.

Una crisi senza confini

Secondo il ministero degli interni del Regno Unito giovedì scorso sono arrivate sulle coste britanniche 1.185 persone a bordo di piccole imbarcazioni. Superata la cifra record di 853 in 24 ore, raggiunto solo all’inizio del mese. 

La notizia dello stop alle vendite delle canoe di Decathlon è stata data per prima dal quotidiano britannico The Guardian, che ha riportato anche le tensioni che si vivono fra Uk e Francia: le forze dell’ordine transalpine nella giornata di martedì hanno sgomberato un campo dove vivevano circa un migliaio di migranti che speravano di riuscire a raggiungere il Regno Unito.