Sinner dedica a Berrettini la sua vittoria contro Hubert Hurkacz, confermando la bellezza e la lezione del tennis a tutti gli altri sport. In questi giorni nel mondo della pallina gialla c’è tanta meraviglia, tra bei gesti e sprazzi di sportività. Dopo il bel gesto di Alex Zverev verso Matteo Berrettini è proprio il nostro tennista infortunato a toccare i cuori dei suoi colleghi. Al posto dello sfortunato protagonista di queste Atp Finals di Torino è arrivato l’altoatesino Jannik Sinner, che ha preso il posto del finalista di Wimbledon nella corsa sotto la Mole. Si percepisce il rammarico nel pubblico torinese, ma si coglie anche l’amore per questo talento che, appena ventenne, rifila un doppio 6-2 all’ottimo rivale Hurkacz. Qualcuno, in passato, avrebbe cantato “Sei un mito”, ma ci pensa Sinner con un pennarello a riscrivere la storia recente del tennis nostrano.
La dedica di Sinner a Berrettini è una lezione sportiva
Come vuole la tradizione, al termine della tenzone tennistica il vincitore si reca davanti all’obiettivo e regala al pubblico una dedica. Ultimamente i pensieri son tutti per Matteo. Sinner. alla fine, omaggia Berrettini con una scritta che forgia la lente della telecamera. Il messaggio è inequivocabile: “Matteo sei un idolo”.
“Questo torneo lo giochiamo per Matteo, solo questo voglio dire: è un grandissimo giocatore e una persona semplicemente incredibile. Mi dispiace che non sia riuscito a giocare, ora proviamo a fare del nostro meglio, avendo nel cuore Matteo perchè si riprenda”
Che dire, sarà il candore di uno sport che si gioca nel silenzio, sarà il tema dell’amicizia, ma anche ieri sera il tennis ci ha dato una grande lezione. Negli stadi se ne sente di ogni, cose anche non trascrivibili. Forse, quanto meno dagli interpreti, bisognerebbe imparare a traslare la sportività nello sport anche al calcio. Sinner lo fa, Zverev pure, ma il loro resta il tennis. Beati, dunque, coloro chi vivono con la racchetta in mano, un pennarello tra le dita e un cuore gigantesco. Forza Matteo, rialzati.