Basta minacce. Basta gruppi di istigazione alla violenza. Non ha demoralizzato e scosso gli animi dei no vax la chiusura della chat Telegram “basta dittatura”. L’Ufficializzazione, avvenuta il 28 Settembre del 2021, ha portato semplicemente alla creazione di un altro gruppo, con lo stesso nome e lo stesso scopo.

No Vax e no pass alla riscossa.Cosa dicono nelle chat di telegram

L’unica cosa ad essere cambiata è il tono provocatorio e sempre più minaccioso da parte dei sottoscriventi. «Impicchiamoli», «gambizziamoli», «uccidiamoli», «marciamo su Roma», «blocchiamo autostrade e treni». La ribellione si alimentava di deliri come un fiume in piena di rancore, minacce che avevano come unico fine demonizzare chi crede in una campagna vaccinale che prosegue a ritmo spedito.

Intimidazioni rivolte a coloro che sostengono chi si vaccinano

Intimidazioni rivolte al Presidente del Consiglio Mario Draghi, ai virologi, scienziati, giornalisti e alle forze dell’ordine. Nessuno sembra escluso. Già dalle scorse settimane, la polizia investigativa si era attivata portando sotto inchiesta all’incirca 20 attivisti del variegato mondo No Vax e No Pass. L’accusa? Istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici e istigazione a disobbedire alle leggi dello Stato.

Stando alle indagini della Digos di Torino e della polizia postale la chat è degradata via via in uno spazio… di odio e riluttanza nonché come ‘bacheca’ di persistente incitamento alla commissione di gravi delitti. Il rischio, che qualcuno potesse davvero passare dalle parole ai fatti…c’era. La Procura, tra gli oggetti che ha sequestrato ha trovato una balestra, diverse baionette, una tanica da cinque litri di acido e un vecchio fucile. Molti dei perquisiti risultavano già noti alle forze di polizia, sia per aver aderito a posizioni estremiste sia per precedenti reati quali resistenza a pubblico ufficiale, furto, rapina ed estorsione.

Traendo le somme, è ovvio che …le libertà di parola e manifestazione non devono per nessuna ragione essere private. Poiché è anche normale avere delle idee divergenti in una democrazia. Ma ciò che è rilevante rammentare in questo caso è che ogni libertà può essere definita tale se non va a ledere quella altrui.

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