Basket L’Europa che conta suona la decima sinfonia

Questa volta Milano ha il vantaggio di giocare il giorno dopo sapendo l’esito di Villeurbanne: insidia mica da ridere, per il Real Madrid

Se negli anni ’90 qualcuno avesse raccontato di un Basket capace di infiammare l’Europa con la miccia accesa nella tiepida Francia, avrebbe ricevuto sonore pernacchie.

Questa sera a Villeurbanne, uno dei luoghi simbolo del basket cosmopolita, nel paese transalpino, si gioca ASVEL-Real Madrid. Il Lyon padrone di casa ha la possibilità di testare se le camisetas blancas soffrono la rapidità di esecuzione, il contropiede, il senso della posizione, della compagine francese. Non stiamo affermando che il Real Madrid giochi un Basket a basso ritmo ma di fronte alla zona altrui il motto resta sempre “Palla dentro, palla fuori”. Quando si gioca a “uomo” qualche volta i grandi campioni iberici patiscono, per paradosso, la semplicità, dei francesi.

Perché a guardare la graduatoria c’è solo un successo, tra l’ottima Olimpia Milano e il duo di formazioni spagnole. Una è il Barcellona, sempre da tenere d’occhio, per la qualità tecnica dei singoli. L’altra è il Real Madrid. Che, se inciampa, rischia, domani, di andare al doppio svantaggio aritmetico in favore della franchigia del Signor Giorgio Armani e di Coach Ettore Messina.

Infatti l’Olimpia ha il vantaggio di giocare dopo l’incontro di Villeurbanne. E il Real Madrid, come tutte le altre squadre iscritte all’Euroleague già Coppa dei Campioni, deve fare i conti con la propria Serie A. E con le coppe e coppette nazionali. Perché il Basket, è cosa nota, va sempre più verso un concetto professionistico, manageriale. Con partite da giocare ogni due, tre giorni. Sennò l’America resta lontana, parafrasando l’indimenticabile Lucio Dalla.

Bayern Monaco-Fenerbahce ci potrebbe dire parecchio, sui tedeschi, più che sui giocatori del club turco. Uscito malissimo, dalla sconfitta casalinga, 43-68!, con la capoclassifica.

Di diverse latitudini matematiche e minore sostanza gli altri match. Anche se nel caso di Baskonia-Stella Rossa chi avrebbe da perdere, in caso di scivolata, è la Crvena Zvedza, dopo le prove muscolari e di ingegno mostrate dinnanzi il pubblico amico.

Il resto odierno si consuma nell’antica terra in cui nacque il concetto di democrazia, in Grecia. Gli Dei della Pallacanestro saranno arrabbiati, con il Panathinaikos. Gli eredi attualmente non degni di Filippide e in tempi più recenti di Nick Galis devono vincere, senza nessun’altra considerazione, con il fanalino di coda, lo Zalgiris Kaunas. Sbiadito presente di un basket lituano che non merita l’oblio continentale. Per i numeri. Per l’amore del popolo lituano verso la palla a spicchi. Come per i tifosi di Napoli, Real Madrid e Barcellona nel Calcio. Come i croati verso la Pallanuoto, o gli ungheresi, sempre per segnare i gol in vasca, intendiamo.

La classifica precedente la 10° giornata – Basket d’Europa Milano in vetta.

Olimpia Milano 8 vittorie (1 sconfitta)

Barcellona e Real Madrid 7 (2)

Olympiakos Pireo, Maccabì Tel Aviv, Zenit San Pietroburgo, Asvel Lyon-Villeurbanne 6 (3);

Monaco 5 (4); CSKA Mosca 5 (4); Stella Rossa e Unics Kazan 4 (5);

Anadolou Efes Istanbul, Fenerbahce, Bayern Monaco, Alba Berlino, Baskonia 3 (6);

Panathinaikos 2 (7),

Zalgiris Kaunas 0 (9).